Da domani si potranno adottare i bimbi congolesi di Butembo-Beni
PORTOPALO - Verranno consegnati domani i moduli per l'attivazione delle adozioni a distanza da parte della comunità parrocchiale portopalese. Dopo l'incontro, tenutosi due domeniche fa alla presenza di padre Paolino Malambo della parrocchia del Sacro Cuore di Modica, il parroco di Portopalo sottolinea i passi avanti di questa iniziativa. «Abbiamo avuto un buon riscontro - afferma don Calogero Palacino - e questo conferma la sensibilità della nostra comunità che ha compreso pienamente sia il senso del gemellaggio con il seminario minore di Musiniene, nell'ex Zaire, sia l'importanza delle adozioni a distanza». A fronte di un impegno finanziario alla portata di tutti, cento euro l'anno, si potrà aiutare un bambino o una ragazzo della diocesi di Butembo-Beni, nella Repubblica Democratica del Congo, ad andare a scuola e ad avere un'esistenza più dignitosa da un punto di vista economico.
«Il gemellaggio è stato attivato dalla nostra parrocchia da qualche anno - aggiunge don Palacino - ed ora questa delle adozioni a distanza mi pare la giusta prosecuzione di qualcosa a cui crediamo molto, nel contesto di un gemellaggio diocesano molto proficuo sotto tutti i punti di vista». Sul progetto delle adozioni a distanza si sono mobilitati i componenti del locale gruppo dell'Azione Cattolica, con un'azione informativa sui fedeli che si recano alle funzioni liturgiche della domenica.
I moduli sono stati ampiamente distribuiti già da qualche settimana. «Una volta avuti i moduli con tutte le spiegazioni sull'effettuazione del versamento in denaro - prosegue il parroco di Portopalo - tutti coloro che avranno aderito a questa iniziativa potranno aiutare il bambino adottato a distanza».
La parrocchia San Gaetano non esclude inoltre l'organizzazione di incontri che serviranno a chiarire meglio alcuni aspetti di questo progetto con Musiniene. In vista del periodo di quaresima si terranno degli incontri da un punto di vista culturale e religioso che serviranno anche a chiarire il senso e la portata di questo progetto. «Non è il primo e non sarà certamente l'ultimo progetto in questo senso che porteremo avanti», ha concluso don Palacino.
S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 08-02-2004 - Categoria: Cronaca