PACHINO - Inizieranno questa mattina con l'inaugurazione di una mostra fotografica nei locali dell'oratorio della parrocchia di San Corrado i festeggiamenti per la ricorrenza del cinquantesimo anniversario della presenza dei Padri Canossiani a Pachino, città che li ha accolti con ogni cura, sicura dell'importanza del loro ministero. Per l'occasione è stato organizzato un ricco ed interessante carnet di appuntamenti da tenersi nei giorni della prossima settimana. Lunedì alle ore 19 sarà presente a Pachino don Domenico Sigalini, noto per avere dato un contributo determinante in occasione del giubileo a Roma, che incontrerà il vicariato trattando il tema "L'oratorio, frontiera di evangelizzazione". Martedì in programma due appuntamenti: alle 10 del mattino è previsto un ulteriore incontro dei sacerdoti del vicariato di Pachino con don Domenico Sigalini, ed alle 19 si terrà un discorso dal tema: "Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia", con nota della Cei. Giovedì è prevista una celebrazione solenne con il vescovo Giuseppe Malandrino che presiederà una messa con tutti i sacerdoti. Venerdì alle 10 del mattino incontro di preghiera con tutti i sacerdoti del vicariato e riflessione sul tema "Purché Gesù Cristo sia conosciuto ed amato". Sabato alle 19,30 veglia di preghiera con la testimonianza di padre Modesto Giacon, primo parroco e superiore della comunità. Domenica prossima poi la giornata conclusiva dei festeggiamenti con il ricordo di tutti i parroci che si sono susseguiti nella comunità parrocchiale ed oratoriana di San Corrado ed alle 18 una solenne concelebrazione presieduta dal preposito generale Antonio Papa e con la presenza dei primi padri canossiani venuti a Pachino.
La presenza dei canossiani nella comunità religiosa pachinese è uno dei pilastri fondamentali, punto di riferimento per centinaia di famiglie, dato che i parroci curano forse la più numerosa parrocchia della città. La loro presenza è quasi indispensabile soprattutto per il lavoro che essi svolgono con i giovani. L'oratorio parrocchiale è infatti da sempre il punto di incontro per centinaia di ragazzi che in un ambiente sano possono divertirsi e fare sport. La storia dell'insediamento dei Canossiani a Pachino è stata ripercorsa da Padre Modesto Giacon che "La voce di San Corrado" (il bollettino parrocchiale di informazione) sta pubblicando a puntate. Secondo quanto ricostruito da padre Modesto si cominciò a parlare della possibile presenza dei padri canossiani a Pachino solo verso la metà del 1953, a seguito della richiesta al preposito generale da parte del Vescovo Calabretta che voleva affidare proprio ai canossiani la direzione dell'appena costruito "Villaggio del fanciullo e dell'annessa parrocchia di San Corrado. Per questo fu inviato Padre Clemente Serregiotto, direttore dell'istituto "Angelo Raffaele" di Acireale per raccogliere informazioni e verificare la possibilità dell'insediamento della nuova comunità sacerdotale. Il ministero dei Canossiani è un punto di riferimento importante per l'intera comunità, la loro presenza ha sempre offerto decisive occasioni di crescita e di confronto in una realtà di conmfine, ma ricca di fermenti come sa essere, spesso, quella pachinese.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 17-10-2004 - Categoria:
Cronaca
ANCHE QUESTO SONO STATI I CANOSSIANI A PACHINO
Canossa-Bar dello Sport 3-3 Pachino. Campionato locale Comunale. Estate del 1970-71. Formazione della Canossa. Felice Scala (secondo portiere Sagona Sebastiano),Guarrasi Sebastiano,Quartarone Paolo,Scala Nello, Nobile Francesco,Spinello Rosario,Cammisuli Giuseppe,Gennuso, Peppe e jani,Riva Corrado, Gianni Firera, Caldarella Paolo,Selvaggio Lucio,Caliri Lorenzo, P.Antonio Lissandrin.(mi scuso con alcuni di cui non mi ricordoil cognome. In particolare: Cetto e Giovanni il paracadutista, un salutone a Turi Gatto) Allenatore Nicosia.
Bar Dello Sport: Cultrera, Bonaiuto,Dugo,ecc.ecc.ecc.
L'inizio dell'incontro è nella famigerata ora delle 14.30. La Canossa composta da una "banda" di ragazzini, in parte ex chierichetti, è stata iscritta al campionato di calcio locale. L'ottimo ciuffo biondo boccoloso del nostro carissimo Padre Antonio, per il suo amore infinito per il calcio: ha voluto iscrivere la squadra al campionato locale. L'organizzazione è delle migliori. L'acqua minerale non c'era, il the lo portava il signor "Salvatore" che era anche il Presidente della squadra. Primo tempo. La squadra che affrontiamo è il temibile "Bar dello Sport" ,che poi vincerà il campionato. Una delle squadre più dotata di giocatori locali che in genere giocano nella prima squadra del SS Pachino. Dopo poche battute, del primo tempo, dopo una serie di passaggi fra loro: il Bar dello sport conduce, al finire del primo tempo, PER due a zero. La squadra canossiana ha il morale sotto i tacchi. Ma i più grandicelli non ci stanno a fare quella brutta figura. Nobile francesco ed il sottoscritto che avevano dato tutto il loro fiato per arginare le folate offensive non ci stanno a perdere senza reagire. Siamo negli spogiatoi, si discute su che fare. Le idee sono confuse. Chi vuole mantenere l'assetto della squadra e chiuderci in difesa: facendo entrare un altro difensore. Chi invece come me e Francesco pensiamo che è il caso di fare entrare Andrea, mio fratello. Allora seminarista dei canossiani che era tornato ,come ogni anno, per le vacanze estive da Fonzaso( BL). Dopo un non controversa trattativa io e il mio amico "Cicciuzzu beddu": la spuntiamo. Esce dalla formazione Lorenzo Caliri, mancino, e ala sinistra della squadra ufficiale con un ottimo tiro: ed entra Andrea Spinello. I nostri avversari ci sottovalutano e provocatoriamente incominciano a beffeggiare palleggiando questo stuolo di ragazzini che acerbi come mele in agosto si ringalluzzano sulla fascia centrale e da una serie di passaggi fanno arrivare la palla all'ottimo Andrea. Palla al piede dal centro campo dribbla un paio di avversari e in corsa sferra un sinistro da quaranta metri che si va a stampare nel sette sinistro della porta dell'esterefatto portiere. Palla al centro, i nostri avversari ridono. Contrasto dell'ottimo Nobile che accosta la palla sul lato destro a me medesimo che per schema precostituito appoggio la palla di nuovo ad Andrea. I quale, senza colpo ferire, ripete le acrobazie della prima folata e ristampa, da 35 metri ,con un tiro proverbiale,la palla nello stesso sette di prima. Palla al centro. I nostri avversari sorridono nervosi. Riconquistiamo la palla e Andrea, il solito Andrea, compie la prodezza esaltante di ristampare, con una manovra da manuale, per la terza volta la palla dentro la rete avversaria. Esultiamo! naturalmente stanchi e felici per quella rimonta proverbiale. Palla al centro. I nostri avversari sono ora molto arrabiati e dopo un pressing che dura il resto del secondo tempo: all'ultimo minuto riescono a pareggiare. Una bellissima partita, una grande soddisfazione e la scoperta a Pachino di Andrea Spinello come uno dei giocatori più forti della sua storia calcistica locale. Scusate la modestia. Ma è la verità!!!
Cordiali Saluti. Spiros