PACHINO - «Uno dei mali della politica locale sono i cambi di casacca. E anche in questa consiliatura abbiamo la presenza di questa degenerazione. Il sindaco amministra con numeri che forse non trovano pari neanche nella prima fase della gestione Barone avviata nel 2001». Roberto Bruno è tra i pochissimi, insieme a Patrizia Tossani, a non aver cambiato maglia. Oggi è tra i pochissimi a fare opposizione in consiglio comunale e al di fuori, attraverso gli organi di stampa. «A contrastare l'attuale maggioranza sono rimasto in quasi totale solitudine - dichiara l'esponente del Partito Democratico - ma non è questo che mi preoccupa. Piuttosto è deleterio l'atteggiamento di chi oggi ha in mano le redini del potere locale che vede con fastidio quelle poche oasi di opposizione politica». Il cambio di maglia resta lo sport preferito da tanti che a Pachino animano la scena politica. «Ad aprire le danze - aggiunge Bruno - è stato l'attuale presidente del consiglio comunale che prima del ballottaggio mollò Rotta per appoggiare Bonaiuto, passaggio che in tanti hanno ritenuto decisivo per determinare la vittoria finale». Dopo un breve periodo da indipendente, il presidente Rabito ha indossato la casacca del Pdl e oggi quella del Gruppo Sicilia, ribadendo fedeltà assoluta al sindaco.
Ma Rabito non è certamente il solo. Santo Luciano, eletto con una lista civica che appoggiava l'avversario di Bonaiuto, è passato al Pdl e quindi al Gruppo Sicilia. Tra chi è rimasto con la maglia elettorale, oltre a Bruno e Tossani, ci sono anche Sebastiano Rosa e Massimo Agricola della Dc. «C'è un alto tasso di cooptazione verso la maggioranza, il livello dell'attuale consiglio comunale probabilmente è più basso rispetto al precedente che di per sé non era eccelso», sottolinea Roberto Bruno. La strategia di chi si oppone all'attuale amministrazione non muta di una virgola. «Stiamo monitorando alcune questioni che porteremo a conoscenza dell'opinione pubblica appena possibile. Non mi si può chiedere di far finta di niente quando, dopo aver sbandierato le necessità di risanamento finanziario, si è proceduto come prima sul fronte degli incarichi e delle cariche distribuite a chi ha sostenuto il sindaco. E nessuno - conclude l'esponente consiliare del Pd - si illuda di intimidirmi con lettere e volantini ad altissimo tasso di calunnia. Continueremo a denunciare le cose, non poche purtroppo, che secondo noi non vanno bene nella politica pachinese. Purtroppo, la realtà politica locale merita un solo aggettivo: desolante».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 02-12-2009 - Categoria:
Politica