Insieme, uniti nella risoluzione dei problemi dei Comuni che ricadono nella diocesi netina. Ma anche uniti per lanciare un appello al mondo per l'abolizione della pena di morte. Un appello di pace e solidarietà cristiana che ha visto uniti gli amministratori dei Comuni della diocesi netina, un gesto per sperare in un mondo migliore dove la pace e l'amore lascino il posto alla sofferenza e all'ingiustizia. Partendo anche dal lavoro e dalle istituzioni che debbono lottare per assicurare pace e serenità alla collettività. I sindaci hanno sottoscritto un documento dopo l'incontro con il vescovo emerito Salvatore Nicolosi promosso dalla Scuola di formazione all'impegno socio-politico «G. La Pira» che aveva come tema centrale la politica al servizio della cittadinanza. Un incontro che è stata anche l'occasione per parlare dell'esperienza politica dei sindaci, motivo di confronto sulla scorta anche della fede cristiana.
I sindaci di Avola, Noto, Pachino, Rosolini, Portopalo, Pachino, Ispica, Modica, Scicli, Pozzallo hanno avvertito la necessità di essere in comunione con tutti i cittadini per affermare l'impegno contro la violenza, il terrorismo, la sofferenza.
Temi come la violenza e il terrorismo ma anche l'odio e i rancori e l'esperienza dell'impegno politico, sono stati al centro dell'incontro dal quale è uscito il documento.
«No alla violenza e ad ogni altra forma di sopraffazione dell'uomo da parte dell'uomo - si legge nel documento.- Il terrorismo deve essere rifiutato e condannato in ogni sua forma perché nessuna motivazione può avere la forza di negare la vita di innocenti. La violenza non risolve i conflitti, ma ne accresce solo le drammatiche conseguenze». E ancora: «poiché nel mondo non si sono globalizzate solo la tecnologia e l'economia ma anche insicurezze e paure, ingiustizia e guerre l'augurio a tutti i membri della comunità è che si globalizzino i diritti umani, il rispetto dei deboli, i principi di libertà, eguaglianza e fraternità ma anche l'affermazione del diritto al lavoro, all'istruzione, alla sanità, e che il nome di Dio non venga usato per giustificare uccisioni, violenze, sopraffazioni. La ragione non sia più un'isola nell'oceano della irrazionalità»
Ma anche l'impegno congiunto di mettere la politica al servizio della cittadinanza come strumento per risolvere i problemi della comunità e dare risposte alla sofferenza dei più deboli. E' questo l'impegno dei sindaci delle città che ricadono nella diocesi di Noto per il 2002 che si spera diverso dall'anno appena archiviato e dalle tragedie che lo hanno caratterizzato. Un augurio che trovi principalmente nelle istituzioni la leva principale per poter assicurare alla collettività un maggiore benessere.
Fonte:
LaSicilia.it il 06-01-2003 - Categoria:
Cronaca