Dal gallismo di Brancati all'onirismo di Ercole Patti
PACHINO - Una interessante conferenza sul tema “Omaggio a Vitaliano Brancati” è stata organizzata nei giorni scorsi dalla Società Dante Alighieri presieduta dalla professoressa Maria Pia Infantino. I lavori, coordinati da Margherita Spampinato, ordinaria di filologia romanza dell'Università di Catania hanno visto la partecipazione di Sara Zappulla Muscarà, ordinaria di letteratura italiana all'Università di Catania che ha illustrato un percorso che va dal gallismo di Vitaliano Barncati all'onirismo di Ercole Patti, e di Enzo Zappulla, presidente dell'istituto di storia dello spettacolo siciliano.
I lavori si sono aperti con l'intervento del sindaco di Pachino Giuseppe Campisi che ha donato agli illustri relatori la copia dell'estratto di nascita di Vitaliano Brancati evidenziando così le origini pachinesi dell'illustre personaggio oggetto della conferenza. Di particolare interesse l'intervento sulla censura di cui fu vittima una delle opere più celebri di Brancati, ossia “La Governante”, che dovette subire una “censura democristiana”. Dall'esame di alcuni manoscritti dello stesso Brancati infatti si evince come tra gli altri fu un giovanissimo Giulio Andreotti, definito da Brancati “un giovanotto” a non concedere il benestare per la pubblicazione dell'opera. Forse fu proprio quest'episodio della censura a segnare la crisi politica di Brancati, deluso dal fascismo ma anche dalla sinistra dato che anche alcuni editori progressisti rifiutarono la pubblicazione.