PACHINO - La convention dell'Udeur a Pachino organizzata da Giorgio Guarnaschelli per la presentazione del candidato al Senato Nicita è stata l'occasione per fissare le posizioni di un centrosinistra che in città appare disgregato e frammentato. Presenti ai lavori dell'Udeur il candidato delle liste centriste dell'Unione Giuseppe Campisi ed il segretario dei Ds Salvatore Borgh. L'Udeur, nella qualità di forza centrista della coalizione, si propone dunque come partito della mediazione e del dialogo. Un dialogo ricercato anche dal segretario diessino che nel suo intervento ha dichiarato che l'obiettivo del suo partito rimane quello di conseguire un risultato unitario di tutta l'Unione. Un obiettivo che, secondo Borgh, non deve essere perduto di vista. «I Ds vogliono dialogare, -ha poi affermato ieri- e vogliomo raggiungere delle decisioni collettivamente e non come singoli». Alle dichiarazioni però potrebbero non corrispondere i fatti, dato che mercoledì sera i partiti tradizionali dell'Unione hanno avuto un incontro che ha visto escluse le liste civiche. «E' stato solo un momento di verifica che abbiamo voluto fare dopo il congresso di Violante, -ha affermato Borgh- e non un incontro programmatico. Agli alleati chiediamo solo che si ragioni in termini politici e non personali, tenendo conto e rispettando anche i tempi dei vari partiti che non maturano per tutti contemporaneamente.
Il risultato però potrebbe essere identico». Per Campisi va rispettata la sua posizione che comunque contribuisce alla vittoria comune dell'Unione indipendentemente della scelte singole. «Sono consapevole, -ha affermato- che la politica si fa dentro i partiti e non fuori, per cui un domani io potrei essere dentro i partiti e non in una lista civica che ha una valenza più che altro di carattere elettorale». Un messaggio chiaro quello di Campisi, che all'indomani dalle elezioni potrebbe schierarsi all'interno di uno dei partiti tradizionali consapevole di avere la necessità di un'attività politica identificabile per bussare alla porta dei vari assessorati regionali. Un messaggio lanciato ai partiti dell'Unione e subito raccolto da Foti che ha replicato: «Anche noi siamo per la politica dell'Unione e per scegliere quella persona che si dimostri essere più idonea, capace di costituire un plus per l'Unione ma che sappia valorizzare il plus che deriva dall'Unione. Noi vogliamo un sindaco che garantisca i partiti e non che li disconosca all'indomani delle elezioni. Bisogna allora che si facciano delle scelte e che non si rimanga nel qualunquismo politico, anche perché noi vogliamo il nostro rappresentante al comune e non un rappresentante al comune». Sottolineata la necessità di rimettere in campo gente di provata esperienza di fronte al fallimento dei politici di ultima generazione.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-03-2006 - Categoria: Politica