PORTOPALO - Azione vandalica ai danni dell'automobile del Comune. Lunedì sera, infatti, i due pneumatici anteriori dell'autovettura modello “Alfa 159” sono stati trovati bucati, molto probabilmente con un coltello o tramite un oggetto contundente. Tra i primi ad accorgersi dell'accaduto è stato l'assessore Giuseppe Mirarchi, all'uscita dal palazzo municipale al termine di un vertice politico di maggioranza. “Avvicinandomi all'automobile – afferma l'esponente della giunta comunale – ho notato che le due ruote si stavano sgonfiando, si sentiva il sibilo dell'aria in uscita. Chiaro segnale che l'ignoto autore era entrato in azione pochi minuti prima. Immediatamente ho avvertito i miei colleghi di giunta e il sindaco”.
All'interno del palazzo municipale era in corso un vertice della coalizione che appoggia il sindaco Fernando Cammisuli, presente alla riunione. Ieri mattina l'assessore Mirarchi ha presentato, alla locale stazione dei carabinieri, un circostanziato esposto denuncia contro ignoti. “Non abbiamo alcun sospetto sul possibile autore – prosegue Mirarchi – né sui motivi che lo avrebbero spinto a mettere in atto questo gesto vandalico. Di certo non ci faremo intimidire, ammesso che fosse questo l'intento di colui che ha tagliato le gomme della macchina. E' evidente, tuttavia, che chi ha compiuto questo gesto sapeva che quella era macchina in dotazione al comune. E questa non è una circostanza nota ai più, dal momento che l'Alfa 159 è in dotazione all'ente da circa due settimane”.
Si dice sorpreso il sindaco Cammisuli. “Di fronte a questi gesti non c'è commento che tenga, – dichiara il primo cittadino – si trova solo tanto rammarico. Confermo quanto ho già detto ai miei collaboratori, ovvero che non ho la benché minima idea su chi abbia potuto fare questo gesto contro l'autovettura comunale”. L'anno scorso il sindaco fu vittima di un attentato incendiario che mandò in fumo un suo immobile rurale, alla periferia del paese. A distanza di molti mesi dall'accaduto, nulla si è saputo circa l'autore, o gli autori, di quell'attentato e se vi siano stati mandanti. Sempre l'anno scorso un “corvo”, per alcuni mesi, a cadenza ciclica, si mise a spargere veleni attraverso la diffusione di volantini anonimi contro Cammisuli e i suoi più stretti collaboratori politici. Anche in questo frangente le indagini delle forze dell'ordine non hanno portato ad alcun risultato, anzi si è rimasti al buio totale. “Per quanto ci riguarda proseguiamo nella nostra azione politica – ha aggiunto Cammisuli – convinti delle nostre scelte”.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 01-11-2006 - Categoria:
Cronaca