PACHINO - Quarantotto ore per mutare l'approccio e le modalità operative dell'azione politico-amministrativa. Sarebbe questo il ristretto termine assegnato al sindaco Giuseppe Campisi per accogliere le richieste presentate dai firmatari (si ha notizia di otto firme di consiglieri comunali già apposti sul documento) pena l'apertura di una profonda crisi dagli esiti imprevedibili che potrebbero persino dare l'avvio alle manovre per una mozione di sfiducia. Autori dell'out out al sindaco sono i consiglieri comunali della stessa maggioranza appartenenti a Rinascita di Pachino, Sdi, Ds e Margherita, che hanno sottoscritto un documento controfirmato da almeno quattro assessori della stessa giunta Campisi. Unica eccezione ovviamente è costituita dalla lista Campisi che annovera come rappresentanti consiliari il fratello del primo cittadino ed il consigliere Paola Costa, definita come fedelissima del primo cittadino. Il documento che non è stato reso pubblico, presenterebbe una serie di richieste precise circa la restituzione di centralità ai partiti e la condivisione delle scelte amministrative, scelte che dovrebbero essere concertate e concordate e non prese in maniera autoreferenziale. Sarebbe stato richiesto inoltre a Campisi di fare marcia indietro su alcuni assetti dell'organizzazione comunale che ad oggi sono stati punti cardine dell'azione del nuovo sindaco.
Se tutto ciò non sarà accolto le forze politiche minacciano di abbandonare l'amministrazione al suo destino, lasciando balenare l'ipotesi di una mozione di sfiducia che potrebbe partire dai banchi della stessa maggioranza. Una crisi, quella che si è aperta a palazzo di città, che non ha precedenti nella storia di Pachino dati i tempi rapidissimi in cui si sta registrando, e che certamente può essere definita gravissima alla luce del fatto che sono trascorsi solo otto mesi dall'avvio della nuova amministrazione e si parla già di un possibile ritorno anticipato alle urne. Molte delle forze di maggioranza non fanno mistero di avere già tracciato al loro interno un bilancio fortemente negativo sugli otto mesi di amministrazione trascorsi, ed i malcontenti risultano evidenti tanto che si parla apertamente di “scelta sbagliata” fatta durante la campagna elettorale. Tipico esempio del clima che si respira è la lettera aperta del capogruppo del movimento Rinascita di Pachino Santina Baglivo che ha comunicato al sindaco di voler interrompere ogni rapporto di dialogo con lui, negando di fatto ogni forma di collaborazione con l'amministrazione comunale. Va ora appurato quale sarà la reazione del sindaco alla situazione venutasi a determinare. Secondo taluno potrebbe essere imminente un azzeramento della giunta comunale in modo da fare pressione sui maggiori esponenti dei partiti e farli ritornare a più miti consigli. Silenzio invece da parte dell'opposizione che attende l'evolversi della situazione nell'attesa di dare la spallata decisiva all'amministrazione che pure ha raccolto dalle urne amplissimi consensi.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 30-03-2007 - Categoria:
Politica