PACHINO - «La maggioranza è in buona salute ma per quanto ci riguarda la Dc riconosce come alleati solo quelli che hanno sostenuto Bonaiuto in campagna elettorale e non gli altri che hanno fatto, a risultato acquisito, il salto del fosso». Sebastiano Rosa, leader locale della Dc, compagine di maggioranza, mette in chiaro alcuni punti dell'attuale situazione politica. «Ho espresso al sindaco la nostra posizione. Non riconosciamo come alleati i consiglieri delle liste che in campagna elettorale hanno sostenuto un altro candidato a sindaco. Troppo comodo, a risultato acquisito, saltare sul carro dei vincitori, accampando pretese. E' una politica che non accettiamo. Per questo, consideriamo alleati solo chi ha combattuto la battaglia elettorale a fianco di Bonaiuto». Un altro punto toccato da Sebastiano Rosa riguarda l'annosa tematica delle consulenze. Nei giorni scorsi, Patrizia Tossani ha criticato il sindaco per aver scelto un nuovo consulente. «Per quanto ci riguarda avevamo suggerito il ricorso ad una consulenza a titolo gratuito, - chiarisce Sebastiano Rosa - ritenendo questa strada più praticabile. Non si può parlare di difficoltà di bilancio e poi nominare consulenti non a titolo gratuito. La gente non capisce. Probabilmente il sindaco avrà avuto le sue ragioni per aver scelto diversamente». Dall'opposizione giunge la critica del consigliere Roberto Bruno (Pd Progetto Pachino).
«Ancora un consulente a carico delle casse municipali e questa volta per esigenze di marketing che sanno tanto di fumo negli occhi. Attendiamo il consulente successivo - aggiunge Bruno - che magari potrebbe avere a che fare con la vicenda del coordinatore locale del Pdl. Staremo a vedere». Intanto si vocifera di una probabile revoca del recente incarico consulenziale. L'assessore Sebastiano Mallia ha risposto, infine, ad un precedente documento del Pd che accusava il sindaco di porre in atto delle vendette nei confronti del personale non allineato. «Ogni amministrazione - ha affermato Mallia - effettua spostamenti e trasferimenti dei dipendenti dagli uffici e dentro gli uffici. E' la normalità, specie in città dove, per i rapporti più stretti fra persone che frequentano gli stessi ambienti, è scontato che si possa avere più fiducia di uno piuttosto che di un altro».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 10-11-2009 - Categoria:
Politica