PORTOPALO - Messo in atto il piano di fuoriuscita degli ex lavoratori socialmente utili in servizio al comune. La scelta presa dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fernando Cammisuli, è stata quella dei contratti di diritto privato quinquennali, da rinnovare di anno in anno, per questa categoria di lavoratori che da parecchio tempo è in servizio all'interno del palazzo municipale. Tutti gli ex lsu, tranne uno, hanno aderito alla proposta dell'amministrazione comunale. Il comune ha stanziato la quota di sua competenza, equivalente al 10% circa dell'onere complessivo, nell'ultimo bilancio. Il carico finanziario comunale ammonta per il 2007 a circa 40 mila euro. Il restante 90% verrà coperto da somme di provenienza regionale. Con questa operazione il comune regolarizza contrattualmente 17 unità, equiparandone altre sei che già avevano un contratto e che vedranno aumentate, tuttavia, da 18 a 24 ore il totale di ore lavorative settimanali. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco, per un passaggio che comporta per il bilancio comunale un impegno tutt'altro che trascurabile. "Pur non essendo un nostro obbligo caricarci tutti gli ex lsu in servizio al comune, con la fuoriuscita attraverso i contratti di tipo privatistico - afferma Fernando Cammisuli - abbiamo scelto di portare tutti questi lavoratori allo stesso livello di impegno orario settimanale. Nel corso degli anni, infatti, c'è chi ha fatto di più, anche in termini di affidabilità, c'è chi meno.
Alla fine però l'amministrazione comunale ha scelto l'opzione che porta tutti allo stesso livello di ore lavorative". Cammisuli precisa che nell'arco degli anni gli ex lsu sono stati tenuti in forte considerazione all'interno dell'apparato burocratico municipale. "Il passaggio che abbiamo ratificato con l'approvazione del bilancio è molto significativo e servirà a garantire agli ex lsu anche la copertura in termini contributivi. E' opportuno ricordare che il loro numero ammonta a circa la metà dei dipendenti comunali in servizio e questo la dice lunga sulla scelta da noi presa, che va a tutto vantaggio degli ex lsu, indistintamente. Quella degli ex lsu, tra l'altro, è un'altra delle pesanti eredità che abbiamo ereditato dal passato. Questi lavoratori furono chiamati con il miraggio del posto pubblico ma si trattò, e questa è storia, di mere logiche para-clientelari per accattivarsi le loro preferenze in sede elettorale senza alcuna garanzia professionale futura. Durante gli anni i soggetti in servizio nel nostro comune hanno seguito percorsi di crescita nei vari uffici. Abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare nonostante l'ulteriore colpo di forbice nei trasferimenti ai comuni".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 07-01-2007 - Categoria:
Cronaca