PACHINO - «Moroso per Sai 8, ma creditore nei fatti». È la contraddizione segnalata da numerosi utenti che, bollette alla mano, lamentano l'assurda situazione in cui si sono venuti a trovare. Si tratta di utenti i cui consumi medi sono normalmente inferiori a quelli presunti dal gestore degli impianti idrici, che hanno versato in acconto già con la prima bolletta più di quanto dovuto per il consumo effettuato in tutto l'anno e che, in attesa del promesso conguaglio che Sai 8 dovrebbe effettuare, si sono rifiutati di pagare le ulteriori bollette inviate dall'azienda che, peraltro, non ha tenuto conto delle letture inviate dagli stessi utenti per dimostrare il reale consumo.
Anomalia su anomalia è poi il fatto che l'eventuale conguaglio darà diritto a un credito da scomputare in bolletta nei consumi futuri e non già a un vero e proprio rimborso in moneta sonante. «Quando recupererò il mio credito con Sai 8? »: chiede adesso il preside Corrado Dipietro che, bolletta idrica in una mano e fotografia del suo contatore intestato alla moglie nell'altra, mostra basito la paradossale situazione. «Ho pagato con la prima bolletta più del consumo che ho effettuato per tutto l'anno - afferma -.
I quantitativi di acqua effettivamente utilizzati sono limitatissimi visto che si tratta di una utenza al servizio di una seconda casa usata poche settimane l'anno». «Avendo pagato più del dovuto già con la prima rata, ho ritenuto opportuno non versare le somme richiestemi con le successive bollette, perché indebitamente sollecitate e perché con il conguaglio sarebbe emerso chiaramente il mio credito con il gestore. Ora vengo additato come moroso e a rischio distacco, pur essendo io un creditore di Sai 8». Intanto, sono numerosi gli utenti che segnalano come il gestore idrico stia procedendo, di sua spontanea volontà e senza alcuna richiesta, a sostituire i misuratori idrici, mentre continuano i distacchi di utenti che risultano morosi anche in assenza dei diretti interessati che invece potrebbero contestate le operazioni di sospensione della fornitura. Rimane inoltre irrisolto il problema della morosità legata a situazioni di indigenza, visto che non esiste alcun rapporto tra il gestore e i servizi sociali al fine di sostenere le fasce più deboli della popolazione.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 06-09-2012 - Categoria:
Cronaca