Deroghe al piano per l'edilizia, a Marzamemi scatta la polemica
MARZAMEMI - (aru) Sta suscitando vivaci polemiche negli ambienti politici di Pachino la decisione dell'amministrazione comunale di consentire la sopraelevazioni delle abitazioni nel centro storico di Marzamemi. In pratica si tratta di una deroga al piano particolareggiato del centro storico del borgo marinaro, che consentirebbe la costruzione del secondo piano nelle abitazioni che si trovano in strade che non superano i sei metri di larghezza, così come previsto da una legge antisismica. A lanciare l'allarme a tutela dell'integrità di Marzamemi è il portavoce della Margherita, Michelangelo Blandizzi. "La legge antisismica citata dall'amministrazione comunale - ha detto - si può applicare solo nelle località dove non esistono vincoli architettonici di carattere storico come nel caso di Marzamemi. Se il consiglio comunale dovesse deliberare un tale provvedimento che ritengo illegittimo, l'architettura del centro storico del borgo marinaro verrebbe completamente stravolta". Una denuncia, quella dell'esponente della Margherita, che sicuramente peserà sulle decisioni del consiglio, visto che proprio Blandizzi è stato, in qualità di assessore comunale, l'artefice del piano particolareggiato del centro storico di Marzamemi. "Oggi con un colpo di spugna - ha aggiunto - si vuole fare scempio di uno dei borghi marinari più caratteristici d'Italia. A questo punto è lecito domandarsi a chi potrebbe giovare questo provvedimento".
Un interrogativo, quello lanciato dalla Margherita, che si sono posti anche alcuni consiglieri sia della maggioranza che dell'opposizione, pronti a bocciare il provvedimento esitato dall'esecutivo. Michelangelo Blandizzi lancia anche delle proposte per salvaguardare i beni architettonici di Marzamemi. "Sarebbe opportuno pensare ad una rivalutazione e conservazione dei beni architettonici di Marzamemi - ha concluso - come sta avvenendo con la sistemazione del cosiddetto cortile arabo e di piazza Regina Margherita con i fondi dell'otto per mille. Inoltre si dovrebbe partire con il prolungamento del lungo mare Starrabba fino alla balata, come previsto anche nel piano particolareggiato, salvaguardando i manufatti che insistono nella zona come il vecchio lazzaretto, che potrebbe essere trasformato in una sede distaccata del comune".