Dibattito su «Immigrati accoglienza o problema?»

PACHINO - Si svolgerà giovedì 29 alle ore 20:00, nel salone della chiesa Madre della città il dibattito dal titolo: «Immigrati, accoglienza o problema?». Al dibattito prenderanno parte: Carmelo Sgandurra, nelle vesti di moderatore, Don Carlo D'Antoni, della parrocchia di Bosco Minniti di Siracusa e Imam Qua Semy, Imam della comunità islamica di Cassibile. Presenzieranno al dibattito anche alcune associazioni di volontariato locale e alcune autorità civili e militari cittadine. Durante il dibattito, padre Carlo D'Antoni, racconterà la sua esperienza in materia di immigrazione: nella sua parrocchia infatti vi sono circa trenta immigrati, la maggior parte provengono dall'Eritrea, altri dall'Argentina ed altri ancora da altre zone del mondo. Padre Carlo, si occupa di immigrazione ormai da tempo e spiega che in tempi di globalizzazione, l'Italia dovrebbe essere abituata a questi movimenti. «Noi - spiega padre Carlo - dovremmo considerare gli immigrati come un valore aggiunto alla nostra società. Non dimentichiamo che anche noi italiano un tempo eravamo immigrati e che, la fortuna dell'America e della Germania, è da attribuirsi anche agli italiani». Il passato non deve certo esser dimenticato e quindi anche noi, popolo di emigranti, dovremmo adeguarci alla cultura dei popoli che adesso ci troviamo ad ospitare. Padre Carlo chiede quindi che questa gente venga accolta da noi e lui, insieme alla gente della sua parrocchia, cerca di non abbandonare queste persone anzi, le aiuta in tutti i modi, dalla sbarco fino a quando non riescono a diventare autonomi.

Al dibattito di giovedì, padre Carlo, ha intenzione di spiegare ai partecipanti proprio quest'accoglienza di cui gli immigrati meritano, raccontando la sua esperienza in parrocchia. «Io, con l'aiuto della parrocchia, cerco di far integrare in tutto e per tutto questa gente. Credo che grazie a loro, anche noi riusciremo a migliorare. Giovedì - spiega don Carlo - voglio spiegare che questa gente, da qualunque parte del mondo arrivi, è come noi. Sono persone e come tali devono essere trattate, non sono bestie, hanno dei diritti uguali ai nostri e devono essere rispettati». Padre Carlo crede fortemente che la completa integrazione degli immigrati possa giovare anche al resto della cittadinanza, per questo, in linea con il suo pensiero, tra qualche tempo anche in città, verrà attivato un call center per aiutare tutti gli immigrati del territorio ad integrarsi. Pachino, sarà l'unica città della provincia ad avere questo tipo di centro che vuole favorire l'emersione degli immigrati irregolari favorendo la loro integrazione nel tessuto sociale siciliano. Intanto, ci sono degli operatori che stanno seguendo un corso di formazione per poter far fronte alle future esigenze del centro. L'iniziativa, rientra nel progetto "A sud del sud", promosso dall'assessorato regionale al lavoro e realizzato con il Ciapi (centro interaziendale addestramento professionale integrato) di Priolo. Il centro, sarà dotato di mediatori linguistici che risponderanno ad un numero verde regionale tutti i giorni, mentre nelle ore notturne, sarà attiva una segreteria telefonica per poter sempre far fronte a tutte le richieste.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 27-09-2005 - Categoria: Cronaca

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