E’ preoccupante leggere in questi giorni le reazioni alla possibilità di riproposizione delle aree SIC e ZPS, come se fossero una calamità.
Innanzitutto, con rinnovata delusione, bisogna constatare l’assenza completa dell’amministrazione comunale. Se a parlare è un tecnico, mi riferisco a Cambareri, e non un assessore, magari quello all’agricoltura o quello al territorio, abbiamo la misura dell’incapacità dei nostri amministratori.
Il sindaco sembra in perenne vacanza, gli assessori in perenne lite, verrebbe da dire che anche la politica, al comune, è in vacanza. Con esiti disastrosi per la nostra città. Nella vicenda delle aree SIC, per esempio, leggiamo dichiarazioni, compresa quella proveniente dal municipio, piuttosto negative e sconsiderate. L’affermazione secondo la quale, infatti, le aree SIC e ZPS possono costituire un problema del territorio è semplicemente delirante, oltre che miope.
Lo sviluppo del nostro territorio non può prescindere dalla tutela e dalla valorizzazione di queste aree. Queste non devono essere intese come un limite o un ostacolo allo sviluppo, anzi, dovrebbero costituire una scommessa per il nostro futuro. Dobbiamo convincerci che non possiamo affrontare la sfida della crescita economica dell’agricoltura, intendendola come semplice problema di quantità e produzione. Se non saremo capaci di fare andare in parallelo tutela del territorio e promozione del prodotto agricolo di qualità, non riusciremo neppure a rimanere in corsa.
La straordinaria capacità produttiva dei nostri agricoltori può essere premiata solamente se il nostro territorio si impone come esempio positivo di valorizzazione e tutela dell’ambiente e del paesaggio e contestuale promozione del prodotto tipico. Il pomodoro di Pachino, il vino di Pachino, il melone di Pachino, nei prossimi mesi e anni, se non saranno accomunati ad una corretta gestione delle risorse paesaggistiche e ambientali di cui siamo ricchi, non potranno fare quel salto di qualità che per tutti noi cittadini pachinesi è indispensabile.
Invito, allora, gli agricoltori pachinesi e le rappresentanze di categoria ad avere un approccio diverso con la questione SIC e ZPS, interpretandole come una risorsa e un’occasione da non mancare, di essere presenti per intervenire e modificare aree e disciplinari di gestione, nella maniera migliore, nell’ottica che prima ho richiamato.
All’amministrazione comunale, posso solamente chiedere di astenersi dall’aprire bocca. Il sindaco e i suoi pensino alle proprie liti e beghe interne e personali, oppure a quale prossima vacanza fare.
Non sono in grado di risolvere nessuno dei problemi della città.
Lo dimostrano non essendo capaci di andare al consiglio comunale, non essendo capaci di rimanere seduti e affrontare le giuste critiche, non sapendo costruire un minimo di proposta politica e amministrativa (le dimissioni di Basilico, con tanto di motivazioni non hanno fatto loro neanche il solletico). Crediamo che, a questo punto, l’intervento dell’amministrazione comunale possa solamente rappresentare un fattore negativo e il fatto che non siano stati invitati e coinvolti sia in iniziative politiche, sia in questioni di rappresentanza istituzionale, la dice lunga sulla credibilità e affidabilità di questi individui.
L’unico rimedio è solo quello di sostituire questa amministrazione, esempio di pura incapacità amministrativa, ridando la parola ai pachinesi, i quali, purtroppo per loro, non possono andare in vacanza e devono fare i conti quotidiani con le proprie esigenze, fino ad oggi tradite e disattese.
Auguri.
Turi Borgh
socio fondatore del partito democratico
Fonte:
Turi Borgh il 02-11-2007 - Categoria:
Comunicati