Diga di Spinazza - L'assessore Greco: "Eliminare il pericolo"
Aumenta la preoccupazione per la diga di contrada Spinazza. Le recenti mareggiate hanno infatti messo a dura prova il tratto già inagibile che ora mostra segni di sprofondamento. Le crepe apertesi già qualche anno fa si sono allargate e il tratto interessato si sta dividendo in tre sezioni più piccole che presentano ampie fenditure che lasciano passare le acque del mare. Ciò determina pericolosi allagamenti sulla strada antistante priva di caditoie e di qualsiasi meccanismo per il deflusso delle acque, con la conseguente non percorribilità della strada che porta alla Spiazza che collega la frazione di Marzamemi con il territorio circostante. Già in passato la parte di diga in questione aveva presentato dei cedimenti tanto da spingere le autorità preposte ad un rifacimento della parte finale in cemento armato. Nonostante ciò il problema si è ripresentato forse a seguito di un innalzamento del livello del mare o, stando alle voci degli abitanti della zona, a seguito della rimozione di grossi accumuli di alghe che sostanzialmente fungevano da protezione alla diga stessa. Ad oggi la diga cadente risulta essere un pericolo per la pubblica incolumità, visto che è malamente transennata e di fatto l'accesso non è impedito con grave pregiudizio per la salute di chi, in maniera avventata vi accede. Pare che il problema dovrebbe essere risolto con la costruzione di una diga sommersa nelle acque del golfo antistante in modo da attenuare la forza delle onde, ma ad oggi il tutto risulta in totale abbandono. «Noi non possiamo fare altro che segnalare il problema alla Capitaneria di Porto, ma nulla di più - dice l'assessore ai lavori pubblici Greco - specialmente perché siamo fuori territorio anche se di pochissimo.
Purtroppo la contrada "Spinazza" fa capo al comune di Noto. Certamente se ricadesse in territorio di nostra competenza tutto sarebbe più facile. Capisco anche le proteste di quanti abitano nella zona o hanno le villette, che in genere sono tutti nostri concittadini, ma purtroppo possiamo essere soltanto spettatori. Posso solo aggiungere -continua Greco- che stiamo lavorando per portare avanti la richiesta di revisione territoriale per poter annettere tutta la fascia di contrada Spinazza e Bove Marino al comune di Pachino. Nei prossimi giorni mi recherò con il sindaco a Palermo per discutere di questo e di altri progetti che abbiamo in cantiere". Risulta pertanto abbandonata l'idea, perseguita negli anni addietro, di stipulare una sorta di convenzione dei servizi tra Noto e Pachino, forse visti gli scarsi risultati ottenuti. Nel frattempo si moltiplicano le cicliche proteste degli abitanti della zona che hanno ormai intrapreso tutte le iniziative possibili volte alla sensibilizzazione degli enti preposti al fine di ovviare alla mancanza di servizi primari quali l'illuminazione, i servizi fognari, gli impianti idrici, e tutto ciò che è necessario per rendere vivibile la zona.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-11-2003 - Categoria: Cronaca