PACHINO - L'amministrazione comunale ha dato un segno tangibile di buona volontà per rendere più solide le risicate risorse economiche della città. Giovedì sera infatti la giunta municipale ha tagliato del 15% l'indennità di carica del primo cittadino. Tale decurtazione avrà la stessa incidenza in termini percentuali su tutte le indennità di carica degli altri amministratori che sono calcolate con riferimento all'indennità del sindaco. In sostanza Barone ed i suoi assessori hanno rinunciato all'aumento deciso nel 2001 dopo il loro insediamento, aumento deliberato in base ad una normativa che assicurava tale possibilità. Il sindaco dunque passerà da una cifra percepita fino ad oggi di 4.150 euro circa (cifra lorda), a circa 3.500 euro.
Il risparmio approssimativamente previsto sarà di circa 25 mila euro che assommati alle operazioni di disinvestimento degli swap decise dalla casa municipale nei giorni scorsi, servirà a fare quadrare il bilancio comunale. A tal proposito il consigliere Tonino Distefano ha provveduto a protocollare un emendamento sostenuto dalla coalizione di governo volto ad emendare la proposta di bilancio adottata dall'amministrazione comunale che consentirà di equilibrare lo strumento finanziario in aula. Rimangono però le perplessità di molti consiglieri che si troveranno a dover valutare in aula una proposta di bilancio non quadrata. Da verificare anche con quale parere il prospetto contabile arriverà in aula dato che il parere del collegio dei revisori dei conti è stato espresso su una contabilità che prevedeva la rinegoziazione dei mutui, proposta che fu bocciata dal consiglio.
Ieri intanto i revisori dei conti hanno svolto l'ultima riunione del collegio prima della scadenza del loro mandato prevista per domani. Secondo indiscrezioni i tre revisori non hanno espresso alcun giudizio sul bilancio consuntivo 2004 presentato loro dall'amministrazione proprio a ridosso della fine del mandato. Giorno 11 e prevista la riunione del civico consesso per nominare il nuovo organo di controllo contabile. Al momento i giochi sono ancora aperti. Dei tre commercialisti attualmente in carica in pole position per il rinnovo del mandato sembra essere solo Maria Dell'Arte, pare appoggiata da un ampio numero di consiglieri. Strada in salita invece per la presidente del collegio Angela Cicciarella che trova nei suoi confronti una opposizione maggiore. Difficile rielezione anche per Emilio Costa. An infatti, sempre più frammentata e con nuove defaillance interne, difficilmente riuscirà ad avere due rappresentanti all'interno dell'organo di controllo, per cui la nomina della Dell'Arte lo metterebbe fuori gioco.
Intanto ieri si è svolto a Marzamemi il convegno della Margherita dal titolo "Quale futuro per Pachino?". Tra le varie relazioni svolte gli interventi più duri nei confronti dell'amministrazione pachinese sono stati quello del coordinatore locale Michelangelo Blandizzi e quello del consigliere comunale Angelo Petralito che senza mezzi termini hanno accusato gli amministratori pachinesi di malcostume politico. Il coordinatore Blandizzi ha poi lanciato chiari messaggi nei confronti delle liste civiche parlando ci centro-sinistra allargato, messaggi fino ad oggi non raccolti da Rinascita e Pachino Nuova i cui esponenti tra l'altro non erano presenti tra il nutrito pubblico. Ha chiuso i lavori l'ex senatore Pietro Ferrara che ha recentemente fatto il suo ingresso nel partito di Rutelli con il suo gruppo. Di rilievo anche l'intervento dell'on. Egidio Ortisi.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 09-07-2005 - Categoria: Politica