PORTOPALO - Sbattuti in mare da due onde «anomale» si salvano grazie ad una serie di circostanze legate anche alle correnti marine di quel momento. Gianluca Luciano e Salvatore Schifitto, due pescatori di Portopalo di Capo Passero di 32 e 34 anni, difficilmente dimenticheranno la notte tra il 26 ed il 27 dicembre. Era l'una quando la piccola barca, Denominata «Uragano», veniva capovolta da una serie di onde. I due pescatori si trovavano a circa mezzo miglio a sud-est dell'Isola delle Correnti, un punto particolarmente insidioso specie per barche di piccola stazza. E' il comandante dell'Uragano, Gianluca Luciano, a raccontare quei momenti terribili all'interno dell'ufficio locale marittimo. «Ci trovavamo - dichiara Luciano - nella fase di recupero della nostra attrezzatura da pesca quando siamo stati sorpresi da due onde, una dietro l'altra. La prima ha fatto oscillare pesantemente la barca mentre la seconda ci ha scaraventati in acqua.
In quei momenti, e con una temperatura piuttosto bassa, l'unico pensiero è quello di metterti a nuotare il più velocemente possibile per raggiungere la terraferma. Per fortuna ci è andata bene grazie anche alla relativa vicinanza dalla costa». Il marinaio mostra in pieno i segni della stanchezza e della paura.
Il suo è lo sguardo di chi tutte le notti deve prendere il largo per guadagnarsi da vivere, rischiando anche la pelle. «Questo non è certamente un mestiere facile - aggiunge Gianluca Luciano - ma è così che dobbiamo guadagnarci da vivere». L'altro pescatore ha lo sguardo volto verso il basso mentre fa le dichiarazioni di rito all'autorità marittima per la stesura del verbale. Il mare già nelle prime ore dell'alba ha restituito la barca, pesantemente danneggiata, arenata in prossimità degli scogli a poche centinaia di metri dall'Isola delle Correnti.
Dalla disamina dell'incidente è lecito affermare che ad evitare il peggio sia stata la vicinanza dalla costa che ha scongiurato, data la limitata presenza in acqua, il rischio di assideramento che avrebbe potuto avere come conseguenza anche la perdita dei sensi e quindi l'annegamento. Dall'ufficio locale marittimo di Portopalo, appena saputo del ribaltamento del natante, i militari della Guardia Costiera si sono mobilitati immediatamente per approntare le misure di soccorso. «Grazie a Dio - conclude uno dei due pescatori - siamo qui a raccontare il nostro imprevisto».
Fonte: LaSicilia.it il 28-12-2002 - Categoria: Cronaca