PACHINO - (Salvatore Moncada) Non si placa la polemica attorno all'iter procedurale che potrebbe portare all'apertura di una discarica in contrada Camporeale. Il presidente del consiglio comunale ha convocato per venerdì prossimo una seduta aperta del civico consesso. «Ho convocato il consiglio comunale in seduta aperta per discutere della vicenda – ha detto Andrea Rabbito -. La seduta verrà effettuata in piazza Vittorio Emanuele per dare a tutta la cittadinanza la possibilità di partecipare ed intervenire. Il sindaco non deve spiegare perché ha ritirato il parere favorevole, che è un atto dovuto - ha continuato la massima carica consiliare - ma al contrario perché in via preliminare tale parere favorevole è stato concesso». Ma non tutti sarebbero d'accordo a portare in piazza la vicenda. «Forse – ha aggiunto Rabbito - una parte della maggioranza è contraria allo svolgimento di questa seduta consiliare. Ma tutti devono essere a conoscenza di quello che sta accadendo». Ieri mattina intanto il titolare della "Soambiente", la società che si occupa della realizzazione della discarica, Calogero Sodano, ha fatto visita al primo cittadino Paolo Bonaiuto assieme ai tecnici. A parlare è stato l'ingegnere Salvatore Zaccaro progettista della discarica. «L'intento della società - ha detto il tecnico – è quello di conferire solo rocce e terre da scavo nulla di più. Inoltre l'intera area a spese della società sarà bonificata. Quando la cava verrà riempita sarà realizzato anche un parco urbano che resterà di proprietà dell'ente». Ma alcuni dei presenti alla riunione hanno parlato di "codici", cioè le sigle numeriche che identificano il tipo di rifiuti che possono essere conferiti in quella discarica. Tra di essi, secondo quanto riferito, ci sarebbe il terriccio, ma quello derivante dalla bonifica di terreni altamente inquinati.
Alla società è stato fatto presente come tra le ditte convenzionate con la Soambiente la maggior parte si occupi proprio di bonifiche di suoli contaminati. La paura, fino ad ora non confermata, è che la Ste di Porto Marghera che si occupa di pulizie industriali, bonifiche di suoli contaminati e smaltimento di rifiuti industriali da Venezia possa caricare i camion per conferire a Pachino terra da scavo o mattonacci dell'edilizia. Ma la Ste sarebbe stata inserita nel progetto solo per statistica. «I consiglieri comunali del Pdl – si è affrettata a dire Santina Baglivo, coordinatrice in città del partito di Berlusconi - sono contrari alla realizzazione di quest'opera perché il nostro è un territorio vocato all'agricoltura ed al turismo. Il gruppo del Pdl precisa che in merito a questo progetto non sapeva nulla e stenta a credere che il sindaco abbia dato parere favorevole alla realizzazione di un mega serbatoio di veleno». La Baglivo si è detta soddisfatta del ritiro del parere da parte del dirigente del settore ecologia. «Ci auguriamo – ha aggiunto – che questa revoca possa bloccare la realizzazione di un impianto pericoloso per la salute dei cittadini». Per il consigliere comunale del Pd Roberto Bruno: «è necessario mantenere alta sulla vicenda l'attenzione. Il sindaco si è reso conto della leggerezza con la quale ha dato il parere».
Fonte:
gazzettadelsud.it il 04-05-2011 - Categoria:
Cronaca