Disgelo tra le liste di Bonaiuto e Nicastro

PACHINO - Svolta politica tra i partiti che non si riconoscono nell'Unione. All'inizio della settimana prossima sarà avviato un dialogo tra il movimento Pachino Nuova coordinato dall'avvocato Nino Campisi e le liste civiche di estrazione centrista Primavera Pachinese e Noi Pachinesi rispettivamente coordinate da Paolo Di Pietro e Nuccio Cicciarella. A confermare la nuova strategia che porta al dialogo le identità civiche centriste è stato lo stesso Campisi che ha affermato: “Cercheremo di rompere la fase di stallo in cui un po' tutte le forze che non si riconoscono nell'Unione da qualche giorno a questa parte sono cadute, e lo faremo riprendendo quello che era una idea originaria e cioè di mettere insieme tutte le liste di centro”. Pachino Nuova insomma punta alla creazione di uno zoccolo duro civico a cui potrebbero successivamente aggregarsi anche i partiti della Casa delle libertà arrivando a costituire una forte aggregazione in grado di controbilanciare e superare in termini elettoralistici la coalizione di centrosinistra. “E' necessario formare una grossa compagine, -ha confermato Nino Campisi- e dunque stiamo verificando il modo in cui si potrà arrivare all'obiettivo finale. Di fatto si tratta di un cambio di strategia, -ha continuato il coordinatore del movimento fondato dal presidente del consiglio Nicastro e che si staccò da Forza Italia- che però presuppone dei passaggi obbligati.

Chi siederà al tavolo delle trattative deve rinunciare a candidati precostituiti poiché noi vogliamo parlare sentendoci consapevoli di essere sullo stesso piano di qualunque altro. Se dunque taluno avesse candidati in pectore, -ha concluso Nino Campisi- faccia un passo indietro”. L'incontro dovrebbe tenersi lunedì sera con la partecipazione dei rappresentanti dell'Mpa che da tempo dialogano con Pachino Nuova e di Nuova Sicilia. Smentito invece l'incontro tra Rinascita ed Iniziativa democratica, il movimento giovanile che si è staccato da An. Mandalà ha bollato tali voci come strumentali e prive di fondamento. Difficoltà di dialogo invece all'interno dell'Unione. Alle regole dettate dai movimenti i partiti hanno risposto con una serie di emendamenti. Un braccio di ferro si sarebbe instaurato sulla possibilità di esprimere un assessore anche per quei partiti a cui potrebbe non scattare la rappresentanza consiliare. L'unione infatti suggerisce la possibilità di rotazione anche tra i nominativi delle forze minori, tesi a cui Rinascita è contraria invocando la stabilità.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 11-02-2006 - Categoria: Politica

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