Al Festival di Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, in corso di svolgimento in questi giorni, si è svolta la mostra "Dispositivi di confine" che comprende l'esposizione di un progetto artistico incentrato sul Naufragio del Natale '96 a 19 miglia dalle coste della Sicilia sud-orientale, a largo di Portopalo di Capo Passero. Il progetto è di un collettivo culturale milanese, Multiplicity, sulla frammentazione dello spazio contemporaneo ed è stato inserito dalla Fondazione "Collegio San Carlo" di Modena con lo scopo di arricchire di immagini le parole e di figure i concetti. Il progetto di Multiplicity, denominato "The Ghost Ship - Solid Sea", da due anni ha fatto il giro delle più importante mostre e rassegne d'arte contemporanea del mondo, a cominciare dalla prestigiosa "Documenta" di Kassel (Germania). L'anno scorso l'installazione è arrivata anche a Palermo. In "Solid Sea" viene ricostruita la tragedia del Natale '96 con l'ausilio di una serie di monitor dove vengono proiettate interviste con pescatori di Portopalo, funzionari di polizia italiani e maltesi e sopravvissuti a quel terribile naufragio che costò la vita a quasi trecento persone.