PACHINO - Nelle giornate di sabato e domenica si è svolto il quarto congresso della sezione “Gramsci” dei Ds di Pachino. Sabato, all'avvio dei lavori, si sono avuti gli interventi dei leader di partito ospiti. Si è registrato qualche dissapore che però sembra essere più marcato all'interno della quercia. Pesa infatti l'assenza del consigliere provinciale Ignaccolo, già capogruppo diessino alla provincia e che ha lasciato il partito sbattendo la porta. Per lei si profila un futuro addirittura all'esterno del centrosinistra, e la sua assenza rischia di avere un peso anche per il futuro amministrativo locale dei Ds.
Il punto poi relativo alle difficoltà politiche attraversate dalla giunta comunale di cui i Ds sono entrati a far parte, è stato accuratamente glissato onde evitare pericolosi scivoloni. La cosa non è passata inosservata all'esponente della sinistra Salvatore Gibilisco, già consigliere comunale e capogruppo consiliare del partito della quercia che ha affermato: “Ho restituito la tessera del partito perché i conti non tornano affatto.
I dirigenti hanno accuratamente evitato di parlare della situazione in cui versa la giunta locale di centrosinistra di cui sono entrati a far parte perché si tratta di un argomento scomodo. Non affrontare i problemi e non confrontarsi con il partito su questo argomento, approfittando dell'assise congressuale, è indice di assoluto appiattimento e di volontà negazionista dei problemi. Insomma, -ha concluso Gibilisco- si fa silenzio quasi per negare a se stessi l'evidenza dei fatti”. Due i pretendenti alla segreteria, al segretario in pectore Nino Perticone infatti, a sorpresa, si è aggiunto l'esponente di Città etica Giancarlo Barone.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 26-03-2007 - Categoria:
Politica
Giancarlo Barone, segretario...
Gibilisco, per cortesia, fai marcia indietro...Ignaccolo rimane nel centrosinistra...I suoi elettori non sono disposti a fare voli pindarici..
L 'ipotesi, a sopresa, della canditatura di Giancarlo Barone mi trova, in uno slancio positivo, favorevole...
Conosco abbastanza bene sia il candidato del cremlino, che fino all'anno scorso a un mio richiamo amichevole, all'impegno politico, esclamò, quasi seccato: della politica non gli importava un fico scecco, e conosco Giancarlo Barone da lunga data e di cui ho la massima fiducia...e stima con il quale mi sento legato da una affettuosa amicizia...Oggi, leggendo il giornale on-line e apprendendo la notizia ne sono rimasto felicemente sorpreso, in positivo...Dunque, spero vivamente che Nino Pernicone di fronte a questa prospettiva e davanti a questa candidatura faccia un passo indietro lasciando spazio ad un reale rinnovamento della sezione di Pachino...
Tutte le altre questioni che riguardano l'amministrazione e la politica dei Ds fino ad oggi credo di essere stato abbastanza prolisso e dunque non mi dilungo su personaggi che utilizzano la politica per fini esclusivamente personali...
Saluti democratici, Spiros
E' certamente sorprendente l'interpretazione che spesso chi legge dà agli articoli, soprattutto se chi legge non lo fa con l'animo di apprendere una notizia quanto con quello di chi è prevenuto nei confronti di una testata e di chi scrive la notizia.
Coloro che hanno commentato l'articolo, (mi riferisco all'utente anonimo che non firmandosi certamente non può godere della stima personale di chi tutti i giorni appone il suo nome e cognome in calce a ciò che scrive, ed al dott. Giancarlo Barone)non sono riusciti a capire una cosa di solare evidenza. Il pezzo che hanno commentato non è nè si proponeva di essere un articolo di cronaca al fine di rendicontare quanto avvenuto nel congresso diessino. La cronaca è riportata nell'articolo pubblicato in data 27/3/2007. L'articolo commentato invece è la critica espressa da un esponente della sinistra già capogruppo Ds al consiglio comunale che mi ha richiesto espressamente di poter fare un interventi sulla carta stampata che il sottoscritto e la direzione del giornale ha ritenuto meritevole di pubblicazione. Salvatore Gibilisco ha richiesto espressamente a me ed al cronista del Giornale di Sicilia Andrea Rubera, davanti a testimoni di poter fare delle dichiarazioni allo scopo di essere pubblicate. non si è dunque trattato di uno sfogo raccolto e poi strumentalmente riportato sulla carta stampata al fine di "costruire" ad arte una notizia, ma l'accoglimento di una legittima richiesta di un esponente che, mentre faceva le sue dichiarazioni, tirava fuori dal portafogli un mazzetto di tessere diessine di amici e parenti dimostrando di avere un seguito ed un peso all'interno della sezione pachinese. Coloro che hanno commentato scambiano l'avere riportato delle dichiarazioni altrui con tanto di virgolettato e richiesta da parte di Gibilisco con un articolo di cronaca dei fatti e di critica mia ai Ds. Chiedo inoltre ai lettori di Pachino Globale di esprimersi su una questione precisa: è fazioso il giornalista che, su espressa richiesta di un esponente di sinistra che ha avuto un ruolo nella sezione Ds riporta delle dichiarazioni o il giornalista che, pur essendo presente ed avendo raccolto le stesse dichiarazioni persino nello stesso contesto fa finta di nulla e non pubblica niente probabilmente perchè di area notoriamente vicina alla sinistra?
Salvatore Marziano
Stavolta, nell’articolo pubblicato da La Sicilia del 26.03.2006 Salvatore Marziano ha davvero esagerato nel distorcere capziosamente i fatti. Come si fa a considerare ancora Gibilisco un esponente dei DS? Non era già fuoriuscito dal partito durante le utime elezioni amministrative? In quell'occasione aveva trovato, pronta a raccattarlo tra le sue fila, Rifondazione Comunista, salvo poi esserne scaricato alla prima occasione utile. Nonostante ciò Salvatore Marziano si compiace di riportare lo pseudopensiero e gli pseudocommenti di chi, per fortuna, nulla ha ormai a che vedere con i DS, elevandoli a dignità di cronaca di un evento politico di primaria importanza per il comune di Pachino. Il congresso dei DS ha infatti registrato 65 votanti tra i 101 iscritti al partito, impegnati in due giorni di ampio e partecipato dibattito, in un periodo lontano da scadenze elettorali. Tuttavia la malafede del cronista si evince soprattutto dal particolare riferimento alla candidatura a nuovo segretario di sezione del Dott. Giancarlo Barone, avanzata a sorpresa da una voce isolata in seno all’assemblea; senza curarsi però di riportare anche quanto lo stimato professionista in questione abbia tempestivamente dichiarato durante il dibattito congressuale. E cioè che egli nulla sapeva di questa iniziativa che, apertamente e prontamente, sconfessava. Risulta dunque palese in questo articolo l’intenzione di diffondere la falsa immagine di un partito diviso e in conflitto al proprio interno, in spregio non dico della verità - parola troppo impegnativa in politica - quantomeno di quella onestà intellettuale che richiedeva invece di notare che nella sezione “A. Gramsci” di Pachino tutte le nuove cariche venivano assegnate con voto quasi unanime da parte dell’assemblea e che, a conclusione del suo mandato, ampi e sinceri riconoscimenti sono giunti al segretario uscente Salvatore Borgh, per il suo costante impegno a servizio del partito, un fruttuoso sacrificio personale che però ha portato negli anni in cui egli ha guidato il partito a più che triplicare il numero degli iscritti.
Dalla lettura dell'articolo di Salvatore Marziano ho qualche difficoltà a riconoscere di aver assistito allo stesso congresso al quale ha assistito lui.
Sembra infatti che tutto il congresso si sia sostanziato nelle esternazioni di Salvatore Gibilisco. Ebbene io sono stato presente in tutte le due giornate di sessione seguendo tutti gli interventi, sia di ospiti che di partecipanti (con tessera e senza) e posso affermare con ragionevole certezza che il sig. Gibilisco non ha mai preso la parola anche perchè non era neanche presente in sala. Mi appare quindi alquanto curioso, ma probabilmente mi sfuggono parecchie cose che regolano il giornalismo locale, imperniare il resoconto di un congresso solo sulle esternazioni fatte al di fuori dello stesso da una persona non partecipante anche perchè, ripeto, avendo ascoltando tutti gli interventi, posso assicurare (dandone eventualmente anche i nomi) che almeno quattro membri del direttivo hanno rimarcato (senza glissare) le difficoltà dei rapporti all'interno dell'amministrazione così come non sono mancati attestati di stima a Pina Ignaccolo.
Ciò detto e venendo alla mia candidatura desidero chiarire una cosa, peraltro già esternata prendendo brevemente la parola al congresso (anch'essa sfuggita al cronista), ovvero che la mia candidatura è stata proposta da alcuni amici di Città Etica soprattutto con l'intento di animare il dibattito su segreteria e direttivo ma senza alcuna reale volontà, come io stesso ho chiarito, di porsi in antitesi con un gruppo dirigente che ha lavorato duramente all'interno della sezione, fra i quali, con molto piacere, ho riscontrato un'elevata presenza di giovani.
Ringrazio Saro per l'attestato di stima.
Giancarlo Barone