PORTOPALO - Nuovo capitolo nella vicenda del mercato ittico, avviata nello scorso mese di maggio. Il Tribunale del riesame infatti ha dato ragione al comune portopalese, che aveva fatto ricorso contro il sequestro penale della struttura disposto dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Per questa vicenda è stato emesso anche un avviso di garanzia per il sindaco. All'ente non è stata ancora notificata la sentenza ma l'anticipazione arriva da fonti molto vicine al sindaco Cammisuli. Con questa decisione si attenuerebbe la posizione del Comune, anche se bisognerà leggere le motivazioni per avere un quadro ancora più completo della situazione. Certamente al Comune manifestano segnali di soddisfazione, soprattutto per il significato che assume tale decisione. Restano in piedi tuttavia i procedimenti di natura amministrativa, scaturiti dai controlli effettuati dal personale della polizia amministrativa. A fine maggio vennero rilevate infatti una serie di infrazione igienico-sanitarie che portarono alla sospensione dell'autorizzazione Cee per effettuare la vendita all'interno del mercato ittico. Le più gravi di queste non conformità riguardarono la gestione delle acque reflue, che sarebbero fuoriuscite dalle vasche a tenuta stagna, finendo sul terreno circostante, e la presenza di condizioni generali di pulizia alquanto deficitarie. Dopo i riscontri di natura amministrativa e sanitaria, il sindaco emise l'ordinanza di chiusura del mercato ittico, essendo venute meno i necessari requisiti normativi per tenere la struttura aperta. Pochi giorni dopo, e a mercato ittico già chiuso al pubblico, giunse l'ulteriore misura: il sequestro di natura penale, effettuato dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Pachino.
La vendita all'asta del pesce fresco in arrivo a Portopalo da allora viene effettuata in una struttura privata, all'ingresso del porto, messa a disposizione da alcuni addetti ai lavori per venire incontro alle esigenze di una categoria che a Portopalo consta di diversi centinaia di addetti (tra diretto e indotto). Intanto proseguono le messe in atto, da parte del Comune delle procedure per l'attuazione delle richieste emerse nel corso dei controlli della polizia amministrativa dello scorso maggio. Gli interventi hanno richiesto parecchi giorni di tempo e un impegno costante da parte del personale comunale che sta eseguendo gli adeguamenti. La decisione del Tribunale del riesame non vuol dire tuttavia riapertura del mercato: lo scoglio da superare è adesso la fine della sospensione dell'autorizzazione sanitaria che fu disposta dopo i primi controlli e che fece scaturire l'ordinanza di chiusura firmata dal sindaco Fernando Cammisuli. Dal Comune tuttavia si dichiarano fiduciosi che la riapertura possa avere tempi ragionevolmente brevi. Intanto nell'approssimarsi della bella stagione si registra un incremento dell'afflusso di persone nell'area portuale per l'acquisto del pesce. Il picco massimo, come ogni anno, dovrebbe coincidere con l'ultima settimana di luglio e fino al 20/25 di agosto.
Sergio taccone
Fonte: LaSicilia.it il 05-07-2005 - Categoria: Cronaca