Domani giornata di sciopero generale la città protesta contro le antenne

PACHINO - Domani, sabato, sciopero generale. A indirlo è stato l'ex reputato regionale Gioacchino La Corte il presidente del comitato contro le antenne della telefonia mobile e radiotelevisiva nel centro abitato e nelle zone residenziali,.
Lo sciopero generale giunge dopo un'ampia mobilitazione che ha coinvolto buona parte delle categorie cittadine. Nei giorni scorsi una raccolta di firme ha portato ad una petizione che ha superato le cinquemila adesioni per dire no all'istallazione delle antenne. La Corte, da politico navigato, ha rivolto gli inviti alla mobilitazione a tutti i settori ed a tutte le categorie della cittadinanza. Invitati alla partecipazione sono state tutte le scuole, le organizzazioni sindacali, i partiti politici, le organizzazione del volontariato, le cooperative commerciali ed agricole. La manifestazione dovrebbe dunque avere l'effetto di fermare Pachino. È stato organizzato un corteo che si snoderà per le vie della città. Il punto di raccolta a quanti vorranno partecipare al corteo è il supermercato davanti ai locali del primo istituto superiore alle ore 9,30. La manifestazione invece avrà termine alle 11, con un comizio in piazza Vittorio Emanuele. In questi giorni però l'adesione ha incontrato delle perplessità soprattutto da parte delle autorità scolastiche, temendo una strumentalizzazione politica dati i trascorsi del presidente del comitato. A smentire tali perplessità è stato ieri Nino Fermo, responsabile del settore agricoltura di An che fa parte anch'egli del comitato. "Non c'è nessuna strumentalizzazione politica, -ha commentato Fermo- ed il fatto che sia io stesso a smentire le illazioni di qualcuno dovrebbe fugare ogni dubbio.

La mia appartenenza politica antitetica a quella di La Corte è sinonimo del fatto che la protesta popolare è del tutto apolitica. Piuttosto la politica dovrebbe occuparsi seriamente del problema sociale rappresentato dall'istallazione delle antenne oltre che di qualche caso umano. Tipico esempio dovrebbe essere quello della signora Giannone che da un giorno all'altro si è visto istallare un palo di trenta metri davanti casa. Un problema molto delicato dato che il marito è da tempo malato e certamente le onde elettromagnetiche non portano alcun beneficio alla malattia". Dunque domani la protesta del comitato spontaneo al grido di "Vogliono riempire i nostri centri abitati di antenne", ed ancora "Difendiamo i nostri bambini dalle onde Killer", "Non permetteremo che i nostri figli si ammalino".
Alla manifestazione aderisce anche la federazione provinciale del partito dei comunisti italiani. «Tali esigenze nascono - scrivono i comunisti italiani - da spontanei movimenti cittadini nati ove, Belvedere, Cassaro, Pachino, Buccheri, la concentrazione di ripetitori televisivi e di telefonia mobile dà adito a giustificabili preoccupazioni».

sa. mar.
Fonte: LaSicilia.it il 15-10-2004 - Categoria: Cronaca

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