PORTOPALO - Con il rilancio delle attività della polisportiva salesiana Domenico Savio, a Portopalo si torna a parlare di sport e di settore giovanile. Don Calogero Palacino, che ha voluto il riavvio di questa attività che vede tra gli iscritti molti giovani portopalesi, è il motore di questa riscoperta. «Ci siamo impegnati per riavere una polisportiva che possa rappresentare il nostro comune - afferma il parroco della Chiesa San Gaetano - e soprattutto che possa creare una valida e sana alternativa per il tempo libero dei nostri ragazzi». Vulcanico ed iperattivo, spesso autoreferenziale nelle sue azioni, il prete fa ruotare tutto attorno al significato di oratorio nell'accezione più intrinseca del termine, secondo gli insegnamenti di Giovanni Bosco. «Sin da quando sono arrivato a Portopalo - aggiunge don Palacino - ho fatto in modo che vi possa essere un punto di riferimento per i giovani e non solo per loro. Adesso posso dire che siamo sulla buona strada». Il campo oratoriale di via Lucio tasca è tornato così ad animarsi di voci e presenze importanti per la crescita sportiva, ma anche e soprattutto sociale della comunità. Grande attenzione è riposta sul vivaio: ci saranno infatti rappresentative di calcio a 5 nelle categorie esordienti, allievi e juniores ed è stata iscritta una squadra anche al campionato federale di serie D. Salvatore Lupo, esponente di lungo corso del calcio a Portopalo, è il tecnico della prima squadra. «Abbiamo raccolto l'invito di don Palacino - afferma Lupo - dopo aver visto la richiesta di molti nostri giovani di volersi impegnare nello sport. «Al di là dell'aspetto agonistico, pur importante, il nostro intento è quello di valorizzare il nostro patrimonio giovanile e dare una valida alternativa al tempo libero di molti dei nostri ragazzi». Dino Oliva è il responsabile comunicazione della pgs Savio. "Il progetto è certamente serio e di lungo termine - dice Oliva - e coloro che ci stiamo impegnando lo stiamo facendo su una base assolutamente di volontariato come è richiesto nello spirito oratoriale". A curare il settore giovanile c'è anche Salvatore Carrese. «Ci sono tanti ragazzini con buone qualità e potenzialità - dichiara Carrese - ma è l'aspetto legato alla socializzazione quello che più conta in questi casi. Ed è quello che cureremo di più». Al campo oratoriale, nato per iniziativa del prete qualche anno fa, l'andirivieni di giovani atleti è pressoché costante. L'oratorio diventa dunque il punto di riferimento. E se arrivano anche i risultati nessuno ne rimarrebbe certamente deluso.
S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 11-12-2003 - Categoria: Cronaca