PACHINO - Donne e politica, un binomio che ancora oggi, con l'approssimarsi dell'8 marzo 2006, appare deficitario ed impari rispetto al così detto sesso forte. A Pachino però sono molte le donne impegnate in politica, dall'assessore provinciale Barbara Fronterrè al consigliere dell'ente di via Malta Giuseppina Ignaccolo. Tante anche le donne organico dei partiti politici, anche se nella scorsa legislatura nessun esponente del gentil sesso ha avuto accesso agli scranni del consiglio comunale. Sono in molti per altro a pensare che la presenza di elementi femminili all'interno del civico consesso avrebbe potuto portare risultati maggiormente positivi. Alle donne si è rivolta l'esponente della Margherita Sara Caruso Peligra con una lettera aperta diffusa proprio nell'occasione dell'approssimarsi della festa delle donne.
“L'8 marzo quest'anno, -ha affermato l'esponente politico pachinese- deve assumere un significato profondo e diverso rispetto al passato. Tutti noi conosciamo la situazione politica, economica ed amministrativa in cui versa Pachino e abbiamo il dovere morale prima ancora che politico di partecipare attivamente alle scelte elettorali che saranno fatte nei prossimi mesi, con la consapevolezza che è in gioco il futuro dei nostri figli a cui oltre al telefonino di ultima generazione, dobbiamo garantire un futuro migliore”. La Caruso Peligra durante l'amministrazione Barone ha curato il settore delle pari opportunità ricoprendo la funzione di esperta del sindaco. “Uno degli obiettivi prioritari dell'amministrazione nell'ambito delle pari opportunità, -ha continuato nella lettera aperta- dovrebbe essere quello di promuovere la partecipazione delle donne ai processi decisionali della vita pubblica lavorando al contempo per migliorare la qualità della vita lavorativa di donne e uomini”. Nell'ambito delle pari opportunità un metro certamente democratico da utilizzare è quello della meritocrazia e della capacità gestionale, caratteristiche che possono essere trovate indifferentemente sia nell'uomo che nella donna.
Alle donne di qualsiasi schieramento politico esse appartengano, -ha concluso Sara Caruso- chiedo di mostrare un atto di orgoglio, invitando, con la fermezza tutta femminile, i responsabili di partito che non si rivelano all'altezza del ruolo assegnato, di farsi da parte, poiché noi donne rappresentiamo la strategia vincente del sistema”. Le donne dunque si dichiarano pronte ad assumersi la responsabilità anche delle direzioni dei partiti, a dettare le strategie, a rivendicare il diritto ad una buona amministrazione della cosa pubblica.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-03-2006 - Categoria: Politica