MARZAMEMI - Conferenza stampa di fine anno per la Margherita pachinese di Michelangelo Blandizzi. In un locale di Marzamemi il partito di Rutelli ha tracciato un bilancio di fine anno con una conferenza stampa chiarendo le strategie per il futuro. Un lavoro intenso, quello che attende la classe politica pachinese che in primavera dovrà affrontare le elezioni politiche nazionali e subito dopo le regionali e le amministrative. Ma se per le consultazioni elettorali principali saranno i big della politica a scendere in campo, un lavorio maggiore si attende per le elezioni volte a ridare un sindaco alla città. La Margherita sembra in pole position per la corsa alla poltrona più alta del palazzo municipale, e dallo scorso 23 dicembre ha un pretendente in più. Si tratta di Sara Caruso Peligra, ex forzista oggi passata nello schieramento opposto che ha proposto la sua candidatura a primo cittadino. «I tempi sono maturi affinchè Pachino abbia un sindaco donna, -ha affermato nel suo intervento Sara Caruso- ed io sono disponibile ad accettare la candidatura per la corsa alla sindacatura della città. È necessario che Pachino abbia una guida sana, e che il voto non sia più espresso per amicizia. Grande fiducia deve essere data ai giovani, -ha continuato- che hanno tanta voglia di fare e non hanno bisogno di supporti artificiali. Pachino ha bisogno di una presa di coscienza e questa volta deve scegliere bene».
Ma la candidatura di Sara Caruso Peligra non ha trovato le porte spalancate degli altri aderenti alla Margherita, primo fra tutti il coordinatore portavoce Michelangelo Blandizzi, che nel suo intervento ha affermato: «I candidati che la Margherita proporrà saranno espressione del direttivo e sarà proposta agli alleati una rosa di nomi». Più profondo e denso di significati è stato poi il discorso politico programmatico di Blandizzi rivolto agli alleati. «Dobbiamo avere ben chiaro cosa vogliamo fare e cioè una entità forte, l'Unione, ma dall'Unione è necessario allargare alle lista civiche e non fare al contrario onde evitare gli sbagli già commessi in passato. È necessario studiare insieme una strategia da fare emergere, e questo piano non potrà prescindere da un candidato moderato. Solo una persona non collocata agli estremi potrà vincere le elezioni e la sfida con il centrodestra. Pertanto dobbiamo dialogare con tutti tranne con Fi, An e Bonaiuto». Blandizzi insomma detta le regole e chiede agli alleati una candidatura moderata proponendo una rosa di nomi che si sa già conterrà quella dello stesso Blandizzi, ma anche Ferrara, Morana e Scirè, cioè tutti i maggiori elementi del partito. Una proposta ufficialmente accolta dagli alleati che con Bruno (Ds) hanno affermato: «Ci rindiamo conto dell'esigenza di un candidato moderato, ma è necessario che abbracci i valori del centrosinistra». D'accordo sembra essere anche la Fronterrè (Rifondazione) che è sembrata particolarmente disponibile di fronte alla autocandidatura della Caruso Peligra ma pone sul tavolo con forza la questione etica. «Accettiamo un candidato moderato, -ha affermato- purchè sia proposta una persona che possa riscuotere ampi consensi, altrimenti il mio partito è in condizione di esprimere una propria candidatura alla poltrona di sindaco di Pachino». Riguarda all'apertura alle lista civiche la Fronterrè ha continuato: «E' necessario che i movimenti civici accettino le regole etiche e che Rinascita e Sdi chiariscano i termini del loro patto federativo».
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 27-12-2005 - Categoria: Politica