MARZAMEMI - È ormai scontro a viso aperto tra i commercianti del centro storico di Marzamemi e l'amministrazione comunale per le limitazioni al traffico e la carenza di parcheggi. Nel tardo pomeriggio di venerdì si è consumata l'ennesima contestazione ai danni del primo cittadino. I commercianti hanno esposto nuovamente uno striscione di protesta nei confronti del sindaco Peppe Campisi. Come negli episodi precedenti lo striscione è stato affisso sulla parete di una delle casette prospicienti la piazza. A differenza delle altre volte però la contestazione non è rimasta anonima. Il titolare di un ristorante, infatti, lo ha «adottato» pagando la relativa tassa che ne consente l'affissione e la cui assenza, nei giorni scorsi ne aveva motivato la rimozione, a opera delle autorità comunali. All'arrivo dei vigili e del vicesindaco in piazza Regina Margherita è stata esibita la regolare ricevuta che ne autorizzava l'esposizione. «I vigili urbani però non hanno voluto sentire ragioni - hanno affermato i commercianti - e hanno eseguito l'ordine del vicesindaco di rimuovere la scritta commettendo apertamente un abuso di potere e violando il nostro diritto di manifestare in modo pacifico e non violento. Lo striscione non è offensivo, -hanno continuato i commercianti- ed è solo un modo per fare conoscere a tutti il nostro malcontento per un'organizzazione della frazione che deve essere corretta perché sta rovinando tutto quanto di buono era stato costruito anche per l'iniziativa dei privati».
I commercianti del centro storico marzamese, inoltre, denunciano apertamente quelli che definiscono senza mezzi termini «episodi gravi». «Dopo che è stato rimosso lo striscione, i vigili hanno provveduto ad operare dei controlli relativamente al suolo occupato per il servizio all'aperto ed al numero di posti a sedere all'aperto che ogni esercizio commerciale ha. Riteniamo questo modo di fare persecutorio e ci viene il dubbio che i controlli possano essere strettamente collegati alla protesta e al dissenso manifestato nei confronti dell'amministrazione comunale». Venerdì sera, inoltre, in alcuni locali si sono presentati i Nas e gli ispettori del lavoro per compiere alcuni controlli. Una situazione che ha ulteriormente esasperato gli animi ritenendo gli episodi il frutto di una «strategia unitaria». Intanto hanno superato quota mille le firme raccolte dai commercianti al fine di sollecitare una revisione dell'isola pedonale e dei provvedimenti che ritengono inopportuni per favorire un corretto sviluppo del turismo locale. Di converso una contro-petizione pare sia partita con il sostegno di altri commercianti di viale Starrabba che invece approvano i provvedimenti dell'amministrazione comunale.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 22-07-2007 - Categoria:
Cronaca