PORTOPALO - Grande festa della gioventù al campo dell'oratorio Don Bosco dove si è svolta la cerimonia di chiusura del «Grest Estivo 2005». Presenti i bambini, tanti come ogni anno, i loro genitori e gli animatori di questa edizione voluta ed organizzata dal parroco della Chiesa San Gaetano, Don Palacino. Un'edizione che va in archivio con un risultato, in termini di partecipazione, molto positivo, come lo stesso instancabile parroco ha voluto sottolineae nella festa conclusiva. «Il Grest è un modo per tenere impegnati i nostri bambini - ha sottolineato Don Palacino - e va sottolineata la collaborazione delle famiglie che ha trovato conferma anche nella cerimonia di chiusura».
Il prete, originario di Raddusa, a Portopalo dai primi anni novanta, dove si è segnalato per il grande impegno a favore dei più piccoli e per l'unità delle famiglie, ha fatto riferimento «al tanto che c'è di positivo a Portopalo». Nel corso del Grest alcuni ragazzi hanno anche realizzato delle ricerche storiche riguardanti il territorio. Musica, esibizioni di danza, poesie, italiane e dialettali, giochi stile "senza frontiere", come la più bella mummia: tutto questo ha caratterizzato la festa di chiusura del «Grest 2005».

Al campo "Don Bosco" era presente anche il sindaco Fernando Cammisuli che ha messo in evidenza l'impegno del parroco e la presenza delle famiglie e dei partecipanti al Grest. L'attività della parrocchia non si ferma ed è già pronta a partire la nuova rassegna di giochi per l'estate: le «Portopaliadi della gioia». Un appuntamento che Don Palacino promuove da più di dieci anni, dove lo sport e sempre e solo sinonimo di coesione e crescita interiore, al di là dell'aspetto competitivo. E poi c'è anche il dato tradizionale, con la riscoperta dei giochi che un tempo qui caratterizzavano il tempo libero dei giovani di una volta.
L'oratorio come centro propulsivo, dove giovani e non si ritrovano insieme per costruire, secondo l'insegnamento di San Giovanni Bosco, spesso sottolineato da Don Palacino.

Sergio Taccone