PORTOPALO - “Dopo le elezioni regionali rassegnerò molto probabilmente le dimissioni da assessore ritenendo concluso il mio mandato amministrativo”.
L'assessore alla viabilità, polizia municipale e personale Giuseppe Mirarchi, annuncia a sorpresa di aver già deciso di voler lasciare la giunta della quale fa parte dall'estate dell'anno scorso. Il suo rapporto con la coalizione di maggioranza ha vissuto fasi alterne, attraversando periodi in cui si è rischiato il muro contro muro. All'interno del gruppo consiliare, pur riconoscendogli un notevole impegno, nessuno ha mai nascosto una certa avversione verso alcune decisioni (in materia di viabilità, ad esempio) prese dall'assessore in queste settimane.
E' stata questa la causa che ha determinato lo scontro con il capogruppo di maggioranza Enzo Montalto, che decise di dimettersi per poi ritirare le dimissioni dopo l'intervento del sindaco.
Stesso discorso con la componente centrista (Udc) della coalizione che sostiene il sindaco. Mirarchi, evitando qualsiasi polemica diretta, cita lo scrittore e autore teatrale cileno Alejandro Jodorowsky sull'irriconoscenza degli insensibili davanti all'impegno e all'abnegazione altrui.
Quello di Mirarchi può ritenersi un percorso politico non facile: uscito sconfitto dalle elezioni amministrative 2004, avendo fatto parte di una lista civica piazzatasi ultima, quindi esclusa dalla ripartizione dei seggi assegnati all'opposizione, l'ex ufficiale delle Fiamme Gialle, dopo un periodo di netta contrapposizione alla giunta Cammisuli è stato chiamato proprio dal sindaco a far parte della compagine amministrativa in un momento in cui la maggioranza aveva cambiato colore in seguito all'uscita del presidente e di un consigliere comunale che per pochi mesi portò l'opposizione ad approvare il bilancio comunale.
Mirarchi è stato l'ideatore e l'attuatore di una radicale modifica della viabilità interna, del rinnovamento e ampliamento della segnaletica nel centro abitato.
“Faccio parte delle attività e non delle passività del comune, in quanto quello che faccio è totalmente gratuito, non percepisco indennità di carica e lavoro per la collettività fino a 14 ore al giorno”, ha affermato in un'intervista di qualche mese fa in aperta polemica con il presidente del civico consesso Ornella Burgaretta, unico rappresentante istituzionale a percepire per intero l'indennità di carica. “Ho portato a termine il lavoro della segnaletica interna – prosegue l'assessore – e ritengo pertanto quasi completato il mio compito”.
S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 20-04-2006 - Categoria: Politica