PACHINO - (Sa.Mar.) Dura presa di posizione del sindaco di Pachino Giuseppe Campisi che ieri ha occupato gli uffici siracusani della Provincia ubicati nell'ex consorzio agricolo di tutela ambientale di via Elorina. Alla base delle recriminazioni del primo cittadino pechinese c'è il diniego da parte della Provincia regionale di Siracusa di consentire al comune di continuare a scaricare i rifiuti solidi urbani nella discarica di Coste Sant'Ippolito. Il comune di Pachino nei giorni scorsi aveva ricevuto rassicurazioni circa una proroga ad abbancare rifiuti nella sua discarica che ancora potrebbe ricevere diverse tonnellate di immondizia. Nonostante ciò però ieri è stato recapitato al sindaco un provvedimento con il quale si nega la possibilità di usufruire ulteriormente della locale discarica, smentendo dunque quanto stabilito in precedenza.

Nel contempo il comune inoltre ha ricevuto il diniego a scaricare anche nelle discariche di Costa Gigia di Augusta e di Motta Sant'Anastasia vicino Catania. Si è così prospettata la possibilità per il comune di Pachino di dover portare l'immondizia raccolta in città in una discarica di Trapani o nel palermitano con costi esorbitanti rispetto a quanto pattuito con la Dusty, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani, per il normale servizio. Da qui la netta presa di posizione del sindaco Campisi che si è barricato negli uffici dell'ing. Solegreco per l'intera mattinata di ieri minacciando di non lasciare i locali senza avere giuste spiegazioni in merito ad un provvedimento ritenuto ingiusto. Le ire di Campisi inoltre si sono rivolte verso il presidente della Provincia Bruno Marziano, considerato dal sindaco di Pachino il vero responsabile del diniego ricevuto dal comune all'utilizzo di Coste Sant'Ippolito. Il sindaco ha lasciato gli uffici siracusani solo nel pomeriggio dopo avere ricevuto rassicurazioni circa la convocazione di un vertice che dovrebbe tenersi nel giro di pochi giorni e comunque entro i 6 dicembre, data in cui scadono le autorizzazioni del comune all'utilizzo della discarica di Coste Sant'Ippolito.