PACHINO - Si è fermato improvvisamente e senza preavviso il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. I lavoratori sono scesi in sciopero dopo avere chiesto rassicurazioni circa gli accrediti dei loro salari, rassicurazioni che non sono arrivati da parte dell'azienda che ad oggi ha corrisposto solo un acconto di 500 euro per il mese di settembre. Di fatto la protesta cambia obiettivo. Mentre in passato le lamentele degli operai erano rivolte alla casa municipale, oggi l'obiettivo sembra essere l'azienda datrice di lavoro, dato che il comune ha eseguito gli ultimi accrediti nei confronti di Dusty appena due giorni fa. La direzione dell'azienda tuttavia si difende e respinge categoricamente le accuse. Il direttore di Dusty Pachino Orazio Di Blasi pur confermando che la casa municipale ha accreditato delle somme, ha sottolineato come queste facciano riferimento al dovuto del mese di aprile. «Il credito che Dusty vanta nei confronti del comune di Pachino è divenuto ormai insostenibile per qualunque azienda, -ha affermato Di Blasi- e soprattutto manca la certezza di un qualsiasi piano di rientro.
La conseguenza è che le somme accreditate da parte del comune di Pachino sono andate tutte a coprire delle spese affrontate dall'azienda per dare continuità alla raccolta. All'azienda però non è rimasto nulla per il personale. Si tenga conto che il debito che la casa municipale ha con la Dusty è arrivato a quattro milioni e mezzo di euro, e ormai non si trova più alcuna azienda fornitrice disposta a fare credito senza che ci sia un piano di rientro per cominciare a pagare il debito». Di Blasi ha anche smentito che l'azienda da lui abbia iniziato alcuna azione giuridica per il recupero coattivo delle somme, ed ha invece stigmatizzato il comportamento della casa municipale per quanto riguarda il ritiro dei cassonetti. «Avevamo comunicato per tempo che l'affitto dei recipienti per la raccolta dei rifiuti era in scadenza, ma non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte dell'amministrazione -ha affermato Di Blasi- anzi siamo stati trattati con sufficienza come se i cassonetti non servissero e fossero una cosa di cui si poteva anche fare a meno. La conseguenze è stata il ritorno dei cumuli di immondizia per le strade». Smentito anche che la Dusty voglia interrompere il rapporto con il comune di Pachino rinunciando a partecipare alla gara per il rinnovo del servizio. «Dusty fino all'ultimo onorerà gli impegni presi, -ha concluso Di Blasi- e questo come segnale di buona volontà affinché il rapporto possa continuare. È chiaro però che con il nuovo capitolato faremo delle valutazioni circa la possibilità di svolgere opportunamente un servizio».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-11-2009 - Categoria:
Cronaca