Dusty, operai in sciopero

Dusty, operai in sciopero PACHINO - Sciopero degli operai della Dusty, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Nella giornata di ieri i cassonetti dei rifiuti non sono stati svuotati né sono state effettuate le normali operazioni di pulizia delle strade e dei marciapiedi. È dunque andato a vuoto l'appello del sindaco che aveva chiesto la revoca dello sciopero a seguito delle rassicurazioni di pagamenti in tempi brevi. Ieri l'adesione allo sciopero è stata totale e gli operai che hanno incrociato le braccia si sono riuniti all'interno dei locali dell'azienda per adottare le decisioni del caso. Sotto la guida di Michele Marchese, segretario della Cgil, è stato deciso di continuare lo stato di agitazione e sono state preannunciate altre due giornate di sciopero per giovedì e venerdì. «Abbiamo ricevuto comunicazioni, dall'amministrazione -ha affermato Marchese- in merito al versamento di una rata delle cinque dovute. Gli operai però devono essere garantiti dall'azienda e non dall'amministrazione comunale, e l'azienda ad oggi non ha dato nessuna garanzia. Purtroppo dunque non ci resta che provocare ulteriori disagi per reclamare i nostri diritti. Chiediamo scusa alla popolazione ma non c'è altro modo».

Questa mattina inoltre, i problemi legati alla pulizia della città saranno ancora più accentuati. Durante le giornate festive infatti il numero degli operai in servizio è ridotto. Il lavoro in più dovuto al fatto che i cassonetti sono rimasti pieni da due giorni renderanno maggiore il carico di lavoro rallentando le operazioni per il ritorno alla normalità. Per di più la Dusty non potrà chiedere ai suoi operai neppure delle ore di straordinario. Durante lo stato di agitazione infatti i lavoratori non effettuano turni aggiuntivi. Il direttore del settore pachinese della Dusty Orazio Di Blasi ha affermato: «Come azienda non posso che essere dispiaciuto per il disturbo arrecato ai cittadini e non posso che invitare i lavoratori a revocare lo sciopero».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 02-03-2008 - Categoria: Cronaca

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