PACHINO - È stata una mattinata lunghissima, fatta di un'attesa estenuante e snervante per i quasi cinquanta dipendenti della Dusty che hanno atteso con impazienza l'esito del vertice svoltosi a palazzo di città tra il sindaco Paolo Bonaiuto, l'amministratrice della Dusty, Pezzino De Geronimo, ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori. I sentimenti di cinquanta padri di famiglia, nella maggior parte dei casi monoreddito, erano palpabili. L'incertezza per il loro futuro si è unita allo stress di dovere attendere senza che nessuna notizia trapelasse dalle stanze del palazzo di città. L'attesa è iniziata sin dalle otto del mattino. Per primo è passato il sindaco Bonaiuto che si è fermato con i dipendenti ed a cui ha ribadito la sua posizione e le ragioni che lo hanno portato alla precettazione. Poi è stata la volta delle rappresentanze sindacali con in testa Gianni Marchese venute a sostenere la difficile vertenza che di li a poco si sarebbe svolta. Infine è arrivata l'amministratrice delegata di Dusty. Anche per lei una sosta con i lavoratori, ribadendo l'impegno che l'azienda ha sempre avuto nei confronti del personale. Alla fine l'accordo economico è stato trovato. La casa municipale darà all'azienda subito 400 mila euro, e l'azienda completerà ai propri dipendenti il pagamento degli stipendi di ottobre e pagherà interamente la mensilità di novembre, ma solo al momento del materiale accredito.
Il vero nodo però sta nel futuro. Fino al 31 dicembre infatti la raccolta sarà svolta dalla ditta Busso con proprio personale, per effetto dell'avvenuta precettazione, mentre per i tre mesi di proroga fino all'espletamento della nuova gara di appalto, l'amministrazione comunicherà le decisioni prese ma appena in extremis. Di fatto al momento da Dusty è esonerata dal servizio. E l'incertezza per il futuro sta tutta nelle parole dell'amministratrice delegata di Dusty, Pezzino De Geronimo. «L'accordo raggiunto riguarda solo l'immediato, -ha affermato l'amministratore delegato -, il problema sta nell'ingente debito che il comune ha con noi, arrivato a 5 milioni di euro e su cui non faremo sconti. È infatti impossibile mercanteggiare su un servizio reso». La Pezzino inoltre ha reso noto che la decisione di sostituire l'azienda con un'altra sarà impugnata in sede di giustizia amministrativa poiché ritenuta illegittima e carente di motivazione. In merito alla partecipazione alla gara di appalto per la gestione del servizio rifiuti per i prossimi anni, la Pezzino De Geronimo è stata lapidaria: «Stiamo analizzando il capitolato, e parteciperemo solo se ci saranno le condizioni».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 29-12-2009 - Categoria:
Politica