PACHINO - «Sarebbe stato utile che la seduta di ieri sera fosse stata seguita dai pachinesi, - questo il commento del segretario diessino Salvatore Borgh- e specialmente dagli elettori di quei consiglieri comunali e di quel sindaco, che dichiarano di volere amministrare il paese. I consiglieri comunali, rappresentanti della cittadinanza, hanno impiegato ben 4 ore per scambiarsi le solite accuse e le solite parole sentite in molte altre circostanze, rinfacciandosi i continui cambi di casacca. Abbiamo ascoltato la riproposizione della questione degli ossicini e dei cani, dei rapporti tra consiglieri e assessori, dello scambio continuo di incarichi e prebende tra sindaco e consiglieri per rimanere sempre a galla. Abbiamo visto i consiglieri della maggioranza di ieri che hanno firmato oggi la mozione di sfiducia al sindaco. Abbiamo visto i consiglieri della maggioranza di oggi che avevano firmato ieri la sfiducia al sindaco. Abbiamo ascoltato, - ha continuato Borgh riferendosi alla missiva inviata a Nicastro per invitarlo a ricoprire il ruolo di direttore generale del comune - la lettura del contenuto di una lettera inviata dal sindaco al presidente del consiglio, nella quale si contrattava brutalmente, peggio che al mercato, il prezzo delle persone. Abbiamo assistito, infine, ed è il fatto più grave, ad una minaccia che è in atto, quella del presidente del consiglio comunale che ha firmato la mozione di sfiducia al sindaco, e che verrà a sua volta sfiduciato da alcuni consiglieri comunali che lo hanno, peraltro, eletto a quella carica". Poi Borgh attacca: "Non stiamo assistendo ad uno scontro su temi politici o programmatici, bensì sulle sedie, sulle volgari poltrone. Ci auguriamo solamente, -ha concluso il segretario diessino- che questo sindaco e questo consiglio comunale si tolgano di mezzo al più presto».

Sa.Mar.