PORTOPALO - Prosegue senza sosta la sequela di furti all'interno del centro abitato e nel territorio circostante. A farne le spese, ed è la quarta volta in poco più di un mese, è ancora una volta la zona di Scalo Mandrie e precisamente le casette rurali dei pescatori, conosciute con la denominazione di "Casuzze". Uno di questi immobili, appartenenti ad un signore che viene a Portopalo solo nel periodo estivo. I ladri hanno ripulito la casa. Solito cliché registrato anche nelle precedenti occasioni. All'ingresso del centro abitato, nelle immediate del faro "Cozzo Spadaro", ignoti malviventi si sono addentrati all'interno di un magazzino utilizzato dal titolare di un'impresa edile, ripulendolo di tutto punto. Da voci circolate ieri in paese, pare che il danno subito dalla vittima del furto sia piuttosto consistente: circa 100 mila euro.
E la mente torna al recentissimo furto in un bar di piazza "Terrazza dei due mari", dove sono stati rubati gli strumenti di lavoro, costringendo il titolare a rafforzare in modo consistente le misure di sicurezza, specialmente nella parte retrostante della struttura. Sarcastico il commento di alcuni cittadini: "Adesso passerà qualche giorno e poi la contabilità dei furti, probabilmente aumenterà. - afferma un abitante di Scalo Mandrie - Mi chiedo cosa fanno i tutori dell'ordine: alle casuzze ci sono state già tre furti, a poca distanza l'uno dall'altro, cosa si è fatto per incrementare il controllo in questa zona che in inverno è esposta alle azioni delinqeuanziali? Tutto si riduce ad un prendere atto della situazione, registrando il furto, la denuncia del proprietario che sfocierà in un bel nulla, le lamentele dei cittadini che si vedono invadere la proprietà privata, l'impunità di questi delinquenti. E noi, semplici e onesti cittadini, che dobbiamo anche preoccuparci e fare attenzione a ciò che diciamo". Portopalo, dunque, come una sorta di "terra di nessuno", quasi una zona franca. "La gente è stanca - aggiunge un giovane del posto - poiché non ci sente tutelati come si deve. Da un po' di tempo a questa parte stiamo regredendo paurosamente in sicurezza. E ricordiamoci che la cosiddetta microcriminalità è percepita dai cittadini con grande e grave disagio. Urgono veri e costanti controlli del territorio, non è possibile dover assistere passivamente a questa serie di furti e limitarsi alla contabilità. Di questo passo stiamo diventando come una sorta di Bronx dove i delinquenti agiscono e magari se la ridono soddisfatti. E' una vera indecenza".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 23-01-2007 - Categoria:
Cronaca