PACHINO - Ritorna l'allerta antenne all'interno del centro abitato pachinese. Ieri mattina diversi cittadini si sono allarmati nel vedere in via Torino nell'immobile destinato ad ospitare un ripetitore di videotelefonia, una gru e degli operai armeggiare e praticare dei fori sulla facciata dell'immobile. Sono stati in molti a sospettare che le ditte delle antenne fossero tornati alla carica. Nell'immobile in questione alcuni mesi or sono la ditta incaricata di montare un ripetitore era stata bloccata a seguito di una mobilitazione generale del comitato di lotta contro l'installazione dei ripetitori all'interno del centro abitato. Dietro le pressioni popolari, dalla verifica della documentazione spuntò fuori un errore di carattere procedurale ed i lavori di installazione furono interrotti. La ditta addirittura dovette smontare l'apparato installato e portare via i ripetitori che si trovavano già all'interno dell'edificio. Il pericolo di un ripetitore all'interno del centro storico sembrava sventato. Qualche giorno fa però è arrivata la doccia fredda per la Casa municipale. Il Tar ha infatti accolto le richieste dell'azienda di telefonia ritenendo tardiva la difesa del comune ed illegittimo il riferimento al regolamento comunale. La questione sembra vertere proprio sulla legittimità del regolamento che, secondo i vertici della casa municipale sarebbe stato menzionato e dunque adottato, mentre secondo i cittadini verrebbe puntualmente ignorato. Ieri, viste le operazioni nell'immobile incriminato, in molti sono apparsi i segni della rassegnazione e il commissario Carlo Turriciano, presente negli uffici municipali, investito della questione, ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna procedura di inizio lavori demandando la situazione agli uffici competenti. La sensazione però è che le maglie si siano allargate e si sta procedendo a dare il via libera alla collocazione degli impianti che siano rispettosi della documentazione richiesta dagli uffici. Ieri per altro un funzionario di un'altra azienda di telefonia mobile era presente negli uffici municipali il che confermerebbe le ipotesi avanzate da molti. Di recente per altro persino i vertici politici provinciali hanno ufficialmente avanzato perplessità circa le zone di scopertura dei servizi di telefonia. Nel territorio di Pachino e Marzamemi infatti si hanno parecchie zone scoperte di campo.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 24-05-2006 - Categoria: Cronaca