PACHINO - Si prospettano nuovi equilibri all'interno della compagine amministrativa guidata da Barone. Conclusa la fase acuta in corrispondenza delle sedute consiliari dei giorni scorsi, la politica pachinese è ritornata in una situazione di latenza. Difficile però pensare ad un ritorno alla serenità. Diversi infatti sono gli indici che preannunciano un'altra estate calda. In passato, con l'approssimarsi della stagione estiva, la politica andava in vacanza. Da qualche anno però non è più così, ed i bollori più o meno intestini, continuano anche sotto il sole cocente o meglio al fresco degli alberi della piazza. L'argomento principe è sempre l'allargamento della maggioranza, o meglio la ricostituzione di una compagine che al momento appare traballante. L'approvazione del piano triennale e del bilancio infatti non deve far pensare ad una ritrovata armonia in seno alla coalizione di governo, anzi è l'indice di strategie politiche degli esponenti dei partiti che si propongono come partner per l'amministrazione. Protagonisti sembrano essere coloro che sono da sempre stati all'opposizione e che ormai da tempo sembrano offrire il destro al primo cittadino, e i partiti dell'ex maggioranza (in particolare l'Udc) che avrebbero accantonato l'ascia di guerra forse al fine di bloccare la strada proprio ai Liberalsocialisti ed all'Udeur. A tal fine l'Udc starebbe prendendo tempo prima di sancire una definitiva ricucitura, ma l'apertura verso le opposizioni di sempre appare ormai ben delineata.
Secondo indiscrezioni infatti i due partiti più a sinistra del civico consesso premerebbero per avere delle garanzie da parte del sindaco. Questo potrebbe significare che si mira non già ad una poltrona in giunta, sempre esposta agli appetiti degli altri partiti, ma ad un posto istituzionale. Sembra pertanto a rischio la vicepresidenza dell'Udc Salvatore Francavilla che, una volta liberata, potrebbe essere assegnata ad un membro dell'opposizione assicurando così una garanzia all'interno del civico consesso. In cambio potrebbe dunque derivarne un appoggio ai punti cardine del programma di Barone.
Cambiamenti intanto sembrano essere annunciati anche in seno ad An che potrebbe vedere ingrandito il proprio gruppo consiliare grazie ad un altro consigliere. Da tenere sotto osservazione poi le posizioni di coloro che hanno preso le distanze dai propri partiti, ma che al momento sono rimasti fedeli al primo cittadino, e cioè Petralito e Di Pietro. Il primo ha esplicitamente dichiarato di voler mantenere il vincolo amministrativo che lo lega alla maggioranza, il secondo invece sembra essersi discostato dalla compagine politica che sostiene il sindaco, ma ha più volte dichiarato di voler votare i progetti che ritiene positivi per la collettività.
Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 22-06-2004 - Categoria: Politica