MARZAMEMI - È crollato nella notte l'altare sinistro della antica chiesetta sconsacrata di Marzamemi. L'altare, completamente costruito con blocchi di pietra cretacea si è letteralmente sbriciolato rovinando a terra probabilmente a seguito delle abbondanti piogge che hanno inzuppato l'interno della chiesetta da anni ormai sprovvista di copertura. Già la scorsa estate l'altare sinistro aveva dato chiari segni di cedimento e diverse pietre si erano staccate dalla parte sottostante. Ieri invece si è registrato il cedimento della parte superiore. Negli ultimi mesi peraltro l'intera struttura della tonnata è stata oggetto di lavori straordinari di restauro finalizzati prettamente al rifacimento dei tetti, ma nessuna opera ha interessati l'antica chiesetta sconsacrata. Sono in tanti giornalmente i curiosi che dall'uscio semiaperto della chiesa ogni giorno guardano lo stato dei luoghi, e che ieri hanno potuto constatare quanto avvenuto nel giro di poche ore. “Fino a sabato, -ha affermato una ragazza sul posto, ho dato uno sguardo e l'altare c'era ancora. Stamattina ecco il disastro". L'intera struttura della chiesa sconsacrata comunque necessita di urgenti lavori di consolidamento. Il rischio concreto infatti è il crollo delle parti rimaste ancora in piedi. Una necessità che è stata rilevata anche dalla stessa laureanda in architettura. La chiesetta presenta una rilevante lesione che tende ad allargarsi. Ciò comporta che anche l'arco centrale perde la sua naturale funzione di sostegno e di scarico del peso della struttura sulle parti laterali rischiando di implodere. Tra i blocchi con cui l'arco stesso è costruito infatti si vedono già delle crepe. Anche la nicchia sul lato destro della chiesetta dove probabilmente c'era qualche statua è già seriamente compromessa e dalle crepe si vede la luce quasi come fosse un guscio di uovo crepato.
I maggiori danni comunque sono provocati dalla totale assenza di copertura. Le intemperie pertanto si abbattono completamente all'interno della struttura, e minano ciò che rimane, come le piogge dei giorni scorsi che hanno provocato l'irreparabile crollo. Secondo il libro di Giuseppina Aliffi “Marzamemi, itinerario storico, religioso, turistico dell'antico borgo biazantino-arabo”, la copertura dell'antica chiesetta rimase seriamente danneggiata nel 1948 a seguito di una violenta grandinata, e per tale motivo fu chiusa al culto e le chiavi furono restituite al principe di Villadorata che ne era il proprietario. Dell'accaduto sarebbero stati avvisati i proprietari della chiesetta, ossia gli eredi del principe di Villadorata. Nonostante i ripetuti annunci infatti, né la Soprintendenza, né la Regione hanno provveduto all'acquisto di quello che è il simbolo di Marzamemi, inserito tempo fa anche in uno spot per propagandare le bellezze artistiche ed architettoniche siciliane. Da tempo il comitato Pro Marzamemi di Pasquale Aliffi si batte per velocizzare l'iter di acquisizione e qualche anno fa nacque addirittura un comitato proprio per tale scopo che avviò persino una raccolta fondi finalizzata al restauro della chiesetta ma non si ebbero risultati tangibili. Il rischio concreto ora è che a collassare sia la facciata della chiesetta, snaturando la piazza recentemente rifatta con i contributi dell'otto per mille dell'Irpef. Una piazza che non potrebbe neppure essere immaginata senza la caratteristica facciata della chiesetta sconsacrata che ha fatto da sfondo a decine di riprese televisive e cinematografiche e che costituisce un palcoscenico naturale dell'antico borgo marinaro.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 05-11-2007 - Categoria:
Cronaca