PACHINO - È polemica in merito al rimborso dei crediti Iva che spetterebbe al comune. Dopo la contabilizzazione nel bilancio di previsione da parte dell'amministrazione comunale, di circa seicento mila euro nella voce entrate, cifra che aiuta non poco a raggiungere gli equilibri di bilancio, è il consigliere Gambuzza (Rinascita di Pachino) ad accusare l'amministrazione di avere contabilizzato una cifra falsa. "Non è possibile, -ha affermato il consigliere di opposizione- inserire alla voce entrata tale cifra, perché la somma non è veritiera e non è stata ancora accertata". Il consigliere comunale di fatto afferma che sia stato commesso un grave errore. "Ho approfondito la questione con il ragioniere del comune, -ha affermato Gambuzza- ed ho scoperto che la cifra non può essere contabilizzata semplicemente perché non ancora accertata. Per questo motivo inoltre il comune non ha ancora fatto alcuna richiesta per ottenere il rimborso". Dal punto di vista tecnico il consigliere spiega qual è la procedura da utilizzare in questi casi.
"In primo luogo, -ha affermato- l'esistenza di un credito va accertato, e l'accertamento viene fatto con l'approvazione del bilancio consuntivo, approvazione non ancora avvenuta. Solo successivamente il comune è chiamato a presentare il "Modello VR" apposito al fine di farne richiesta. È ovvio, -ha continuato- che la somma poi non si ottiene a seguito di una semplice richiesta, lo Stato dispone dei controlli accurati relativi alla contabilizzazione dell'ente che richiede le somme. Solo alla fine di tale iter, se tutto quanto sarà considerato in regola, la somma sarà elargita, ma solo in maniera rateizzata in più anni. Non capisco dunque come sia possibile ascrivere alla voce entrate per il 2007 la somma di 600 mila euro, e qualche dubbio mi sorge circa l'opportunità per la casa municipale di subire ispezioni fiscali così accurate da parte degli organi competenti. La verità è una sola, -ha concluso il consigliere di Rinascita, e cioè che le entrate previste in bilancio sono fittizie". Altra fonte di polemica è anche lo
schema contabile inviato ai consiglieri per l’approvazione che fa riferimento solo ai capitoli di bilancio. I consiglieri di opposizione invece ritengono necessario che l’amministrazione invii loro anche i
Peg, ossia le richieste dei singoli settori, documenti questi necessari per metterli in condizione di potere approntare degli emendamenti che possano incontrare il parere favorevole del collegio dei revisori. Il mancato invio della documentazione completa lascerebbe trapelare un
certo ostruzionismo praticato dalla casa municipale nei confronti dei consiglieri di opposizione che, forti dei numeri, potrebbero stravolgere il bilancio.
SALVATORE MARZIANO
Fonte:
LaSicilia.it il 28-06-2007 - Categoria:
Politica