La festa in ballo nel giorno di lutto nazionale per i diciannove italiani rimasti uccisi a Nassiriya, al senatore della Fiamma Tricolore, Luigi Caruso Verso non risultava per nulla gradita. Era sua opinione che quel giorno dovessero essere messi al bando tutte le manifestazioni festaiole per lasciare tutto lo spazio alla riflessione ed al dolore per la tragica fine dei carabinieri, dei militari e dei cineasti italiani. Con rabbia e molto sdegno il parlamentare saliva sul palco e, incurante della presenza di tutti i giovani danzatori e degli invitati a quella festa paesana voluta a quanto pare dal sindaco di Pachino nell'ambito di una trasmissione televisiva della «Vita in diretta», prendeva il microfono ed esprimeva ad alta voce il suo dissenso e muoveva un pesante «j'accuse» contro la civica amministrazione, peraltro di centrodestra. Nel corso della sua requisitoria e della sua filippica per l'insulto rivolto alle vittime di Nassiriya il senatore si avvedeva delle operazioni di disturbo avviate dagli organizzatori della festa, che cercavano in tutti i modi di disattivare la linea elettrica in modo da impedirgli di fare sentire agli astanti le sue critiche alla civica amministrazione. Tutti i tentativi operati dagli organizzatori della festa indetta dalla civica amministrazione si rivelavano vani, perchè l'impresa di disattivare il microfono non riusciva.
In quella piazza vincitore usciva il parlamentare della Fiamma Tricolore che, oltre a manifestare il proprio dissenso per quella adunata effimera nel giorno di lutto nazionale per i martiri di Nassiriya, non aveva parole tenere nè verso il sindaco di Pachino nè nei confronti dei componenti della sua giunta. Ovviamente, i destinatari delle accuse non si tappavano le orecchie nè facevano buon viso a cattiva sorte. Tutt'altro. Reagivano con fermezza. Il senatore Luigi Caruso Verso, infatti, di lì a poco, doveva affrontare la vibrata protesta del primo cittadino il quale, come destinatario di gravi accuse, decideva di recarsi dai carabinieri per presentare una denuncia contro il senatore Luigi Caruso per avere tenuto un comizio non autorizzato. La querelle tra il sindaco e il senatore Luigi Caruso Verso è destinata ad andare avanti perchè il parlamentare vuole controreplicare con la presentazione di una denuncia contro il capo della giunta comunale di Pachino.
Pino Guastella
Fonte: LaSicilia.it il 29-11-2003 - Categoria: Cronaca
Dopo il massacro a Nassirya gli scontri si spostarono nella vicina piazza di Quartil baschinu.(Pachyni)"
"In quella piazza vincitore usciva il parlamentare della Fiamma Tricolore che, oltre a manifestare il proprio dissenso per quella adunata effimera nel giorno di lutto nazionale per i martiri di Nassiriya, non aveva parole tenere nè verso il sindaco di Pachino nè nei confronti dei componenti della sua giunta. Ovviamente, i destinatari delle accuse non si tappavano le orecchie nè facevano buon viso a cattiva sorte."