PALERMO - Dal sogno industriale del Polo petrolchimico a quello di cellulloide del mondo del Cinema. Sono sempre più numerosi i registi che scelgono Siracusa come location per le loro produzioni. L'antica colonia greca è così diventata una sorta di Hollywood siciliana. 'Malena' di Giuseppe Tornatore, 'Sui giardini di Noto' di Thomas Crecelius, 'Il segreto dell'attore' di Edoardo Iannini, 'L'Iguana' di Catherine McGilvray e 'Lucia di Siracusa' di Giovanni Virgadaula sono solo le ultime pellicole girate sul set naturale della città aretusea e della sua provincia.
In passato registi del calibro di Rossellini, De Sica, Zampa, Antonioni, Comencini, Salvatores e Von Trotta hanno privilegiato questo scorcio di paradiso della Sicilia orientale, per ambientarvi le loro storie in celluloide, affascinati dalla varietà degli scenari del territorio di Noto, Marzamemi, Portopalo, Vendicari, Palazzolo Acreide e della stessa Siracusa. Una scelta che non è solo frutto del caso e delle bellezze paesaggistiche. Il vice presidente della Paramount Pictures, Red Shane, da qualche anno passa le vacanze a Siracusa portandosi dietro influenti produttori e cineasti statunitensi. E anche il Festival del Cinema di Frontiera preferisce Pachino per le proiezioni sulla spiaggia.
«Questo vero e proprio boom cinematografico - tiene a precisare il presidente della Provincia di Siracusa Bruno Marziano, che guida una compagine di centrosinistra - è anche il risultato di un lavoro portato avanti dalla prima 'Film Commission' nata in Sicilia». Nel 2001 il presidente della Provincia e l'assessore Marika Cirone Di Marco hanno infatti inaugurato la struttura comunale che contribuisce a sostenere tutte le produzioni cine-televisive che scelgono come set cinematografici le location naturali della zona.
«Le Film Commission avranno un ruolo sempre più significativo nel marketing territoriale - sottolinea Marziano -: La Sicilia ha materia prima da vendere in questo settore perché è di per sé un set naturale. La scenografia è lì, a portata di cinepresa. La storia di questa terra stimola tante suggestioni: è una immensa ed inesauribile sceneggiatura. Si tratta di organizzare questa offerta, di avere un progetto per promuoverla. Noi abbiamo già avviato questo percorso».
Nel frattempo è nato anche un sito web della Film Commission contenente informazioni sui portali dei ventuno Comuni della Provincia aretusea, del Museo del Cinema di Siracusa, dell'Istituto nazionale del dramma antico, che organizza ogni due anni le rappresentazioni classiche nel Teatro greco, e delle altre Film Commission presenti in Italia. E mentre tramonta l'illusione delle industrie chimiche e petrolifere, che avrebbero dovuto trasformare l'Isola nel Texas italiano, Siracusa sogna di diventare come la California e di far nascere in questa provincia una «Sicilywood».
Fonte:
LaSicilia.it il 28-10-2003 - Categoria:
Cultura e spettacolo
LA SICILIA 30.10.03
l'inserto: Sviluppo ibleo
Obiettivo
turismo
Viaggio alla scoperta della provincia iblea. Una terra il cui patrimonio architettonico, culturale, ambientale e paesaggistico non teme confronti. Un territorio che però è pesantemente penalizzato dalla marginalità geografica e dalla carenza di collegamenti adeguati.
Inserto all'interno
LA SICILIA.30.10.03
Delega al Sottosegretario di Stato On.le Nicola Bono
Decreto del 9 ottobre 2001
Art. 1
1. Nel quadro degli indirizzi generali e dell'attività di coordinamento formulati dal Ministro, ivi compresi gli indirizzi di spesa e le direttive strategiche, al Sottosegretario di Stato On. Nicola Bono sono delegate le funzioni concernenti le attività musicali, la danza, i beni librari ed archivistici, gli istituti di cultura, l'INDA, la partecipazione al CIPE nonché le attività connesse all'UNESCO; l'On.le Nicola Bono è incaricato, inoltre, di svolgere istruttorie di carattere politico, dirette alla individuazione dei provvedimenti più opportuni per la valorizzazione delle attività cinematografiche e teatrali, di coadiuvare il Ministro in ogni iniziativa volta a promuovere attività integrate per la realizzazione di obiettivi turistico-culturali, attraverso le intese da ricercare con i Ministeri delle infrastrutture e delle attività produttive.
2. Il Sottosegretario di Stato è inoltre incaricato di rispondere, in armonia con gli indirizzi del Ministro e, di norma nelle materia sopraindicate, alle interrogazioni a risposta scritta e ad intervenire presso la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica, in rappresentanza del Ministro nei casi di sua assenza, impedimento ovvero qualora il Ministro lo reputi necessario, per lo svolgimento di interpellanze o interrogazioni a risposta orale, di rappresentare il Ministro nelle audizioni parlamentari e di rappresentare il Governo in coerenza con le direttive di volta in volta fissate dal Ministro, nell'ambito di lavori parlamentari relativi all'esame di disegni e proposte di legge, mozioni, e risoluzioni.
Art. 2
1. Nelle materie non delegate resta ferma la potestà del Ministro su tutti gli atti di gestione dei beni culturali e ambientali e di promozione delle attività culturali, in armonia con il disposto di cui agli art. 4 e 14 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; tale potestà resta ferma, altresì, sugli atti ed i provvedimenti da sottoporre alla deliberazione del Consiglio dei Ministri o comunque da emanare attraverso decreto del Presidente della Repubblica o che abbiano contenuto normativo e gli atti che ineriscono a nomine, incarichi od alla promozione di ispezioni ed inchieste.
Decreto del 26 ottobre 2001
Ad integrazione dell'art. 1, comma 1, del decreto 9 ottobre 2001, richiamato in premessa, e ferme restando le disposizioni stabilite agli articoli 1, comma 2, e 2 dello stesso decreto, sono delegate al Sottosegretario di Stato On.le Nicola Bono - nel quadro degli indirizzi generali e dell'attività di coordinamento formulati dal Ministro, ivi compresi gli indirizzi di spesa e le direttive strategiche - le funzioni concernenti i teatri stabili: Associazione Teatro di Roma; Associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo; Ente Teatrale di Sicilia Stabile di Catania; Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile d'Abruzzo - L'Aquila; nonchè la Società Ales, i Circhi e lo Spettacolo Viaggiante.
Crimini di pace - I valeni dell'Enichem di Priolo
Dal miraggio del progresso e dell'occupazione alla realtà dell'inquinamento e delle malattie
un film documentario di Antonio Bellia
di Annamaria Licciardello
È ancora in corso il montaggio ma presto sarà ultimato un documentario (di cui abbiamo visto solo il premontaggio) sulla vergognosa situazione in cui versa il lembo di Sicilia che si trova tra Melilli, Priolo e Augusta, cioé il triangolo d'oro dell'industrializzazione forzata a base di idrocarburi e amianto, che ha trasformato una zona dedita alla pesca e all'agricoltura in una distesa lunga 30km di torri in metallo e container. L'autore è Antonio Bellia, giovane filmmaker siciliano, assistente alla regia di Marco Tullio Giordana per I cento passi, e autore di vari documentari tra i quali: Ore d'aria. Storia di Silvia Baraldini. La storia di questa fascia costiera della Sicilia orientale è una tipica storia italiana, fatta di rapaci interessi, connivenze, omertà e ignoranza, che ha spacciato per sviluppo economico e industriale di un'aria depressa, la devastazione continuativa dell'ambiente fino a minare la salute stessa degli abitanti. Per quanto siano noti dagli anni '80 l'alto livello di inquinamento ambientale e i danni alla salute pubblica (tumori e malformazioni) in queste zone nulla è cambiato fino allo scorso inverno quando diciotto tra dirigenti e tecnici della Enuchem di Priolo sono stati arrestati con l'accusa di associazione a delinquere legata a fatti d'inquinamento ambientale. Questo però è solo il segno che qualcosa finalmente si sta muovendo ma ancora nulla è stato fatto per bonificare la zona o mettere in sicurezza gli impianti. Tornando al documentario, questo, partendo da immagini di repertorio in bianco e nero di luoghi, volti e attività che non esistono più, disegna seguendo il filo delle molteplici interviste l'ordito di questa drammatica realtà fatta di malformazioni genetiche, malattie professionali, inquinamento del suolo, delle falde acquifere e del mare. La storia produttiva di questo documentario è tale da meritare non solo di essere menzionata ma sottolineata. Antonio Bellia aveva proposto il progetto del documentario a Tele +- in Italia negli ultimi dieci anni, una delle poche fonti di finanziamento per i documentari- ma da quando, pochi mesi fa, sia questa che Stream sono state acquisite da Sky Italia (proprietà di Rupert Murdoch) i fondi per i documentari sono stati tagliati. Con i tempi che corrono la Rai non è più un soggetto capace di accogliere progetti simili. Insomma si prospettano tempi duri (come se non lo fossero già abbastanza) per i documentaristi italiani! La soluzione che è stata trovata è tanto inusuale quanto adatta ai tempi. Dato che le istituzioni sono state invase dai corpi mutanti e dal pensiero alieno dei partiti di governo, l'unica via per trovare degli spazi di agibilità è partire dal basso attraverso un'azione e un'informazione orizzontale. Per la produzione di questo documentario, il cui costo si agira sui 35/40.000 euro, è stata aperta una sottoscrizione pubblica. Tutti così possono contribuire alla realizzazione di questo progetto, il quale, quando sarà pronto, sarà copyleft cioè disponibile, riproducibile affinché possa essere diffuso e visto il più possibile. Per la raccolta delle sottoscrizioni è stata creata un'associazione culturale, "Associazione Sherwood", con base a Firenze e legata alla casa di distribuzione L'Atelier, la quale credendo nel progetto, ha anticipato i soldi necessari per la realizzazione. I nomi dei sottoscrittori saranno poi aggiungi ai titoli di coda del documentario. E qui sta l'importanza di un lavoro come quello di Bellia che si presenta come strumento d'informazione indipendente e che, in questi tempi bui per i mezzi di comunicazione nel nostro Paese, cerca di aprire nuovi canali o almeno ne propone la possibilità.
Ci sembra doveroso dare la possibiltà, a chiunque voglia, di contribuire a questa iniziativa. Di seguito, quindi, i modi per finanziare il progetto:
Associazione Sherwood c/o Distribuzione L'Atelier srl Via Fiume 20, Firenze tel: 055295129 email: promotion@ateliergroup.it la sottoscrizione si puo' fare tramite bonifico bancario sul conto corrente n. 4862 della Banca Cariprato Filiale Firenze Gramsci (cod. ABI: 6020, CAB: 2803) intestato ad Associazione Sherwood, specificare il nome di chi sottoscrive.