PORTOPALO - E' cominciato il conto alla rovescia per l'apertura al pubblico del castello-fortezza dell'Isola di Capo Passero. Il restauro, infatti, è ormai alle battute conclusive e in un recente sopralluogo, effettuato giovedì scorso, alla presenza del soprintendente ai beni culturali di Siracusa, Mariella Muti, e del sindaco Fernando Cammisuli, si è fatto il punto della situazione. "Mancano solo pochi dettagli - ha affermato Mariella Muti - e possiamo dire di essere ormai al compimento di questa operazione la cui valenza culturale è molto alta. Il castello dell'Isola sarà presto consegnato a Portopalo". Grande la soddisfazione espressa anche da Cammisuli, che parla di un'operazione di largo respiro che ha richiesto non pochi anni di programmazione. "L'apertura al pubblico del castello-fortezza di Carlo V - dichiara Cammisuli - è qualcosa che abbiamo voluto fortemente e con grande determinazione, convinti come siamo che può diventare una grande attrattiva turistica e culturale del nostro territorio. Mancano gli ultimi dettagli, bisognerà decidere la modalità per renderlo da subito fruibile al pubblico. Ma vedere lo stato attuale dei luogi, dopo gli interventi di restauro, mi riempie veramente di gioia". Un punto che si dovrà esaminare è il battellaggio per il traporto di quanti vorranno recarsi all'isola per visitare il castello di Carlo V. Inoltre resta da completare l'impianto di energia fotovoltaica che servirà ad illuminare la fortezza con una potenza di circa 20 kw
Cammisuli parla del castello come di un bene pubblico che servirà anche per organizzare importanti eventi culturali. Cominciati un paio di anni addietro, i lavori di restauro sono stati effettuati dalla società etnea "Consart". Il tutto dopo un finanziamento di un milione e 800 mila euro rientrante nel Por 2000-06. Per il passaggio sull'isola, bene di proprietà privata, bisognerà trovare un accordo con i proprietari. "Faremo il possibile per avere fruibile al pubblico in tempi brevissimi il castello che, insieme con il parco archeologico di Scalo Mandrie, da un punto di vista culturale, - ha aggiunto il sindaco Cammisuli - rappresenta il fiore all'occhiello del nostro territorio. Il giorno dell'apertura si avvicina e sarà un momento molto importante per il nostro comune". Il castello dell'isola fu distrutto dal più feroce dei pirati ottomani che infestavano il Mediterraneo: quel Mohammed Dragùt che morirà a Malta, decapitato. La particolarità del posto (più a sud del parallelo di Tunisi) e i richiami storici fanno della fortezza dell'Isola di Capo Passero un bene di sicuro richiamo. L'epigrafe in latino di autore ignoto, che si trova all'ingresso della fortezza, è da ricordare: "Meglio essere incalzati dall'invidia che essere compianti con commiserazione".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it - 16/07/2007 il 17-07-2007 - Categoria:
Cronaca