PORTOPALO - Edmondo Pisana è il nuovo presidente del consiglio comunale. E' stato eletto nella seduta consiliare di giovedì con 10 voti su 15. Alla vicepresidenza ci sarà Antonello Cannarella. Non sono mancati i colpi di scena, a cominciare dal posizionamento in aula dei consiglieri vicini all'assessore Gennuso che si sono accomodati tra i banchi dell'opposizione. Al momento del voto, la maggioranza ha dimostrato di essere autosufficiente. Il colpo di scena della serata è arrivato subito dopo, con le dimissioni di Giovanni Chiavaro, capogruppo di Nuova Portopalo, la civica che nel 2009 conquistò sei seggi e che è sparita dalla geografia consiliare. Chiavaro non ha risparmiato un'analisi della situazione politica locale. «In questa consiliatura - ha affermato - ho assistito al più bieco trasformismo. Ritengo aver vissuto una significativa esperienza ricca di contenuti socio- politici. Il rapporto vissuto in questi banchi costituirà un incitamento anche per altre esperienze di carattere sociale e politico». Chiavaro, che ha ricevuto parole di apprezzamento anche dai banchi della maggioranza, traccia un bilancio soddisfacente.

«Ho avuto modo, attraverso interrogazioni, mozioni e discussioni varie, di incalzare l'amministrazione e spronare il consiglio su temi importanti, tra cui il campo sportivo, il parco archeologico, l'ufficio collocamento, le discariche abusive, il mercato ittico e l'acqua pubblica. Sul piano tecnico, mi sono battuto per il contenimento delle spese in bilancio, come nel caso del revisore dei conti decaduto, con la necessità di sanare due importanti delibere su equilibri e variazioni di bilancio, nonché procedere a stornare la quota di compenso non spettante per quei mesi. La mia non è stata un'opposizione preconcetta ma collaborativa nell'interesse del territorio». Chiavaro ha chiarito che il suo è un «arrivederci» alla politica locale, avendo intenzione di ripresentarsi appoggiando Pino Mirarchi. «Ho assistito - ha ribadito Chiavaro - a decisioni insensate, opportunistiche ed utilitaristiche, mirate solo a fini personali e non della collettività». Un passaggio che ha determinato la replica dell'assessore Corrado Scala. «Chiavaro doveva essere più preciso - ha detto Scala - quando ha parlato di finalità personali e non collettive. La classe politica che amministra questo comune dal '99, lo ha fatto sempre e soltanto nell'interesse dei portopalesi».

SER. TAC.