PORTOPALO - Non è certo una novità ma anche ieri la macchina dei soccorsi a Portopalo ha funzionato alla perfezione. Tra il gruppo di Protezione Civile, la Misericordia e la Croce Rossa, non dimenticando il 118, al porto si è assistito ancora una volta ad una gara di solidarietà che ha visto protagonisti tanti volontari ormai abituati a queste situazioni. Pochi minuti dopo l'arrivo al porto, e mentre le forze dell'ordine si preparano alle consuete operazioni di identificazioni e trasferimento a Pachino, i volontari sono lì pronti a qualsiasi evenienza. Francesco Campisi è uno di loro. Fa parte del gruppo comunale di Protezione Civile. Lo trovi presente ad ogni sbarco. "Anche stavolta abbiamo dato dimostrazione della nostra affidabilità emdel nostro spirito di volontariato - afferma Francesco Campisi - e non è certo facile assistere all'arrivo di questa gente disperata che rischia in mare pur di raggiungere l'Italia. Il gruppo portopalese di protezione civile si è conquistato sul campo la fiducia di tutti". Una signora della Misericordia di Pachino tiene in braccio una neonata mentre la madre si avvia verso l'autoambulanza per le prime cure sanitarie. La piccola è avvolta in mezzo alle coperte. "Chi in passato ha denigrato Portopalo per vicende legate al naufragio del dicembre '96 dovrebbe venire qui a vedere come vengono accolti questi disperati", sottolinea un componente della protezione civile. Ed in effetti anche ieri non si è registrato un passaggio a vuoto nel primo intervento.
"Quando osservi il volto di questi migranti - dice Salvatore Miraglia - pensi soltanto ad essere d'aiuto per quel che ti è possibile. Appena ho saputo dello sbarco ho lasciato i miei impegni quotidiani e mi sono precipitato al porto per fare la mia parte ed assolvere alla mia funzione di volontario. L'assessore comunale alla protezione civile, Antonello Cannarella, sottolinea l'organizzazione presente in loco. "Per quanto riguarda il primo intervento - dice Cannarella - abbiamo raggiunto livelli di efficienza molto elevati. Possiamo contare su un gruppo di volontari che ad ogni sbarco sono sempre disponibile. E questo è molto importante anche per agevolare il compito delle forze dell'ordine". «Siamo pronti ad ogni circostanza simile – afferma il vice coordinatore Gaetano Chiaramida – e consapevoli delle necessità emergenti in situazioni del genere». Per l'intero pomeriggio tutti i volontari sono rimasti a disposizione e si è reso necessario anche un viaggio all'ospedale Trigona di Noto per accompagnare una delle quantasei donne giunte ieri a Portopalo. Le condizioni della donna infatti destavano preoccupazioni per l'insorgere di possibili emorragie come affermato dal medico del 118 intervenuto al porto per dare i primi soccorsi.
S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 15-10-2003 - Categoria: Cronaca