PACHINO - L'avvocato portopalese Michele Di Pasquale è il difensore civico del comune di Pachino. Il consiglio comunale ha votato in questo modo nella seduta di lunedì sera. Come era stato ampiamente previsto alla vigilia la scelta del difensore civico si è risolta sul filo di lana, 11 contro 9. Per l'occasione erano presenti in aula tutti i venti consiglieri comunali, caso molto raro in questa legislatura. Tanto nella prima quanto nella seconda votazione la maggioranza assoluta dei componenti il civico consesso (undici appunto) a scrutinio segreto ha indicato nella scheda il nome di Di Pasquale, mentre in nove hanno optato per Giuseppe Sena, anch'egli avvocato, che non si presentava a differenza dell'altro candidato come espressione di una parte politica. Sul nome di Sena la convergenza è stata trasversale: tre consiglieri di maggioranza hanno infatti votato in dissenso rispetto all'indicazione di coalizione. Un dato che la dice lunga sul livello di coesione esistente nelle decisioni importanti nel gruppo che appoggia il sindaco Barone. Nei giorni precedenti la seduta consiliare il serrate le fila dei promotori di Di Pasquale nel ruolo di difensore civico, su tutti il componente dell'Udc Giuseppe Ciavola, era arrivato al punto di determinare qualche malumore all'interno del partito di centro. Michele Di Pasquale, sposato e padre di due bambine, è stato fino a pochi anni fa a Portopalo un personaggio della "scena politica locale", ricoprendo la carica di assessore e di presidente del consiglio comunale.
Politicamente militante a sinistra per molti anni, prima nel Psi e quindi con i Ds, da qualche anno ha lasciato la politica attiva per dedicarsi interamente alla professione forense. Delusione, e tanta, per Giuseppe Sena che negli anni passati è stato tra gli artefici dell'istituzione a Pachino del difensore civico. Il legale pachinese ha confidato nel fatto che la sua si presentava come una candidatura svincolata da qualsiasi discorso politico, sottolineando l'importanza di questa figura istituzionale anche in una lettera aperta che lo stesso aveva inviato a tutti i consiglieri comunali nei giorni scorsi. La sera della resa dei conti all'interno della maggioranza è stata scongiurata per un solo voto ma fino all'ultimo è regnata un'incertezza di fondo che è stata spezzata sul filo di lana. Ieri è stata una giornata politicamente frenetica: quattro consiglieri dell'Udc avrebbero presentato al sindaco la richiesta di estromissione dalla Giunta dell'assessore Giliberto. Tutto questo pare debba collegarsi alla vicenda relativa alla votazione del difensore civico. Insomma più che una maggioranza siamo di fronte ad una nuova situazione di caos politico.
l. s.
Fonte: LaSicilia.it il 05-11-2003 - Categoria: Politica