PACHINO - Nuovo maxi blitz di carabinieri e Guardia di finanza al Comune di Pachino. Ieri mattina i militari con funzione di polizia giudiziaria, sono tornati al Comune con l'ordine di perquisire e sequestrare atti e computer. La presenza di carabinieri e Fiamme gialle si è prolungata fino al tardo pomeriggio, e solo dopo le 18 i militari sono usciti dalla casa municipale. Per ore gli ufficiali si sono intrattenuti negli uffici della segreteria comunale. Non è chiaro cosa sia stato acquisito, anche se, a differenza di quanto accaduto qualche mese fa, i militari non hanno sequestrato in massa atti, ma hanno cercato, in maniera mirata, documenti e delibere. Le ricerche si sarebbero concentrate su questioni relative al personale ed alle progressioni verticali ed orizzontali dei dipendenti, probabilmente per integrare la documentazione già acquisita in passato. Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, nonostante la nuova visita dei militari, si è detto sereno. «Si tratta solo di una integrazione ad atti già in parte acquisiti ed in possesso delle autorità. Peraltro, gran parte della documentazione, nei giorni scorsi, è stata restituita poiché non risultava nulla di rilevante. Evidentemente i magistrati, su cui riponiamo come sempre massima fiducia e stima, hanno ritenuto necessario, per il decorso delle indagini, avere un quadro più chiaro della situazione acquisendo ulteriori documenti ed elementi. Credo che sia necessario non dare vita a speculazioni o illazioni con notizie allarmistiche che fanno solo male alla città».
Nonostante l'ostentazione di serenità da parte degli amministratori, è ormai chiaro che qualcosa bolle in pentola. Le indagini infatti dovrebbero essere ormai nella fase conclusiva, e presto potrebbero esserci dei risvolti e delle notizie ufficiali. Sul fronte strettamente politico poi, il primo cittadino, nel tardo pomeriggio di ieri, ha smentito la presenza di un suo documento con cui verrebbe effettuata una scelta di campo tra le fazioni delle forze politiche che lo sostengono. «All'infuori del documento stilato e presentato dai nove consiglieri di maggioranza che fanno capo al presidente del consiglio, -ha affermato- non c'è nessun altro documento». La presa di posizione sembra dunque una vera e propria marcia indietro rispetto a quanto dichiarato dal consigliere comunale Salvatore Blundo che invece aveva parlato di vera e propria scelta di campo da parte del primo cittadino.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 17-06-2011 - Categoria:
Cronaca