Ex macello, pronto il piano di recupero "Sarà la sede del museo etnografico"
PACHINO - (aru) Il vecchio macello comunale sarà la sede del museo etnografico della terra e del mare. Il progetto è stato presentato, nella sala conferenze della Banca di credito cooperativo di via Libertà, dal coordinatore dei lavori museali lo studioso di etno-antropologia Corrado Di Pietro che ha illustrato la proposta operativa che prevede la creazione di quattro siti museali, che formeranno un itinerario etnografico della cultura materiale nella zona Sud della provincia di Siracusa. "Il nucleo centrale di questo percorso - ha detto Corrado Di Pietro - sarà ospitato nei locali del vecchio mattatoio comunale, il quale sarà interessato da sostanziali lavori di ristrutturazione nella parte interna e di un restauro conservativo nelle strutture esistenti. Un secondo fabbricato, sarà ubicato nei pressi della torre "Xibini", già di proprietà del comune di Pachino, che ospiterà un tipico palmento della nostra città. Si tratta in effetti di una struttura da recuperare in alcune parti interne e nelle rifiniture. Per quanto riguarda il terzo sito - continua Di Pietro - ancora da definire potrebbe essere collocato nella tonnara di Marzamemi per il museo del mare.
Ed infine il quarto sito dedicato alla produzione dell'olio i cui locali non sono stati ancora individuati ma che potrebbero essere acquisiti dal Comune magari recuperando qualche frantoio in disuso". In una prima fase l'amministrazione comunale punta sul recupero del vecchio macello che potrebbe ospitare le due sezioni tematiche di riferimento cioè la terra e il mare. Il museo etno-antropologico di Pachino s'inquadra in un itinerario culturale e turistico già consolidato nelle province di Siracusa e Ragusa. Un percorso culturale che dai monti del ragusano arriva fino a Pachino e Marzamemi. "Un progetto ambizioso - ha dichiarato il sindaco Sebastiano Barone - per la cui realizzazione sarà necessario un finanziamento statale o regionale. Intanto i locali dell'ex mattatoio saranno ristrutturati dall'ufficio tecnico comunale. Il progetto di ristrutturazione e restauro conservativo è stato affidato all'ingegnere Corrado Avarino".