PACHINO - Pachino? Non è così brutta come si possa credere, parola del sindaco Giuseppe Campisi. Dopo la notizia relativa al maxi debito della casa municipale nei confronti della Dusty, debito riconosciuto dal Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo, il primo cittadino spera ancora di tenere sotto controllo la situazione economica e si dice tutt'altro che preoccupato per la situazione che grava sulle casse della casa municipale. «La sentenza del Cga, -ha spiegato Campisi- deve ancora essere motivata dai giudici per cui passerà ancora qualche mese prima che questa sarà notificata al comune. Poi bisognerà leggere le motivazioni e verificare il da farsi. Certamente non è un debito che incombe nell'immediato. Intanto questo mese ho dato disposizioni affinchè il personale della casa munitale fosse pagato puntualmente perché i soldi in cassa c'erano, anzi se vogliamo essere più precisi i dipendenti sono stati pagati tutti un giorno prima. In secondo luogo sono stati inviati alla Serit Sicilia i ruoli per il 2007 della Tarsu per un ammontare da riscuotere di un milione e 900 mila euro, e su queste somme a riscuotere la Serit anticiperà immediatamente 500 mila euro di liquidità». Il primo cittadino inoltre conta di riscuotere quanto prima 563 mila euro di credito Iva, somme che, dopo uno stop dell'Agenzia delle Entrate, sarebbero state sbloccate. A dare una mano poi ci dovrebbero essere anche i ratei da parte dello Stato.
«Ecco a cosa mi servono gli esperti, -ha continuato Campisi- a cercare di far tornare i conti ed a pagare puntualmente». Ma il problema rimane evidente, ed è legato ad una spesa di molto maggiore rispetto alle entrate. «Questo comune, -ha continuato il sindaco Campisi- ha delle somme parcheggiate da anni, costituite da crediti non riscossi. Cinque milioni di euro sono gli ammanchi dei canoni idrici non esatti, e quasi 10 milioni di euro stanno all'ufficio tecnico sommersi nella polvere delle scartoffie, e con tutti questi soldi da incassare io mi ritrovo a dovere centellinare il centesimo. Con gli ultimi soldi arrivati ad esempio, -ha continuato Campisi- ho pagato gli stipendi ai dipendenti, ho dato un acconto alla Dusty ed ho pagato parte degli arretrati dovuti all'Enel. Mi sono rimasti 250 mila euro ed ho dato disposizione di pagare alcune fatture a fornitori del comune, saldando i debiti di piccolo importo e dando un acconto ai creditori maggiori». Il primo cittadino infatti, carta alla mano, ha deciso che si procederà a liquidare per intero le fatture di piccola entità, mentre per quelle più grosse si procederà in percentuale ovviamente fino a quando ci saranno risorse disponibili. Per il resto bisognerà ancora aspettare. Ma proprio su quest'ultima questione divampa la polemica. L'opposizione infatti chiede di fare luce sui metodi di liquidazione delle fatture, sospettando che la decisione del primo cittadino celi una parzialità. Per questo alcuni consiglieri comunali si sarebbero rivolti direttamente al responsabile dell'ufficio finanziario chiedendo copia degli atti.
S. M.
Fonte:
LaSicilia.it il 30-03-2008 - Categoria:
Politica