PACHINO - Emergono nuovi particolari in ordine al blitz compiuto martedì scorso al comune di Pachino ed alla acquisizione di atti, in particolar modo delibere e determine sindacali e dirigenziali. Le indagini sarebbero scaturite da un esposto pervenuto in procura dove venivano indicate alcune ditte di Pachino che hanno avuto incarichi e svolto prestazioni per conto della casa municipale. L'esposto inoltre conterrebbe le indicazioni nominative di personale assunto dall'amministrazione comunale con chiamata diretta ed un meccanismo definito «strano» di liquidazione di fatture.
Ieri le forze dell'ordine con funzioni di polizia giudiziaria avrebbero fatto ritorno negli uffici della casa municipale, probabilmente per completare l'opera e portare a termine il lavoro svolto. L'acquisizione sarebbe stata ordinata dai pubblici ministeri Claudia D'Alitto e Marco Bisogni ed i filoni di indagine sarebbero piuttosto complessi. In particolare l'attenzione sarebbe puntata sul rapporto tra il comune quale ente committente e le imprese di fiducia indicate nell'esposto. Prova ne sia che l'attività di indagine e di acquisizione svolta martedì non si sarebbe limitata solo agli uffici della casa municipale, ma sarebbe proseguita nelle sedi legali di alcune imprese locali e negli studi professionali a cui le imprese di appoggiano ai fini dell'assistenza fiscale.
Appare chiaro, dunque, come l'obiettivo sia quello di esaminare in maniera incrociata la documentazione onde cercare riscontri ad una ipotesi di indagine su cui i magistrati starebbero lavorando. L'altro dato che emerge in maniera chiara è la grande quantità di documentazione acquisita. Una mole di atti che tuttavia non sarebbe stata presa in blocco ma in maniera scientifica e mirata. Verosimilmente ora, tutti questi documenti saranno esaminati dai Pm o da consulenti tecnici a cui gli stessi magistrati che rappresentano l'accusa potrebbero appoggiarsi per verificare dal punto di vita tecnico la regolarità degli atti. Dal punto di vista strettamente amministrativo, le bocche continuano a rimanere cucite. Il sindaco rientrerà questa mattina da Roma, e si attende una sua presa di posizione. Tra gli amministratori nessuno ad oggi ha ufficialmente preso posizione. La sensazione è che nella casa municipale si attraversi una fase di sbandamento per cui anche lo stesso personale appare un po' frastornato e timoroso. Il blitz inoltre, per le modalità con cui è stato condotto e per lo spiegamento di forze impiegate, non può essere limitato ad una semplice attività di polizia giudiziaria.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 24-03-2011 - Categoria:
Cronaca