Fermo biologico firmato il decreto

Fermo biologico firmato il decreto PORTOPALO - L'assessore regionale Titti Bufardeci ha firmato nei giorni scorsi il decreto relativo al fermo biologico nel settore della pesca per l'anno in corso. Il provvedimento riguarda le modalità di arresto temporaneo dei pescherecci, abilitati alla pesca con il sistema a strascico e volante, che risultano iscritti nei compartimenti marittimi della Sicilia.

Il decreto stabilisce che «per le unità da pesca iscritte nei compartimenti marittimi siciliani, ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti, è disposta un'interruzione temporanea obbligatoria alla pesca per trenta giorni consecutivi, da effettuarsi nell'arco temporale compreso tra il primo agosto e il 17 ottobre». «Si tratta di un risultato positivo - afferma l'assessore regionale Bufardeci - che e' stato ottenuto grazie anche alla sensibilità del ministro Galan». Il ministero, infatti, ha accolto la richiesta del consiglio regionale della Pesca siciliano che aveva suggerito di inserire i trenta giorni obbligatori di fermo in un arco temporale maggiore, rispetto alla data di conclusione, fissata proprio con decreto ministeriale alla fine di settembre.

«Grazie al provvedimento di fermo biologico - aggiunge Bufardeci - saremo in grado di coniugare le esigenze di sostenibilità ambientale per il settore con le necessarie misure compensative sia a favore dei pescatori, utilizzando gli strumenti della cassa integrazione in deroga per gli imbarcati, sia per le imprese con gli strumenti finanziari del Fondo europeo della Pesca». Dal provvedimento continua a restare esclusa la piccola pesca. Antonino Petralito, operatore della piccola pesca, commenta la situazione. «Ci fermiamo anche noi ma senza percepire l'indennità di fermo pesca - dichiara Petralito - in quanto la piccola pesca resta esclusa da questo provvedimento».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 31-07-2010 - Categoria: Cronaca

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